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L'ex arbitro Cesari: "Avrei pagato per dirigere il Genoa. Var a chiamata? Mi intriga"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 09:38Serie A
di Daniele Najjar

L'ex arbitro Cesari: "Avrei pagato per dirigere il Genoa. Var a chiamata? Mi intriga"

L'ex arbitro Graziano Cesari, oggi noto per il suo ruolo di "moviolista" in televisione da molti anni, ha rilasciato una intervista a La Gazzetta dello Sport oggi in edicola nel corso della quale ha svelato alcuni interessanti retroscena. Uno è già in parte noto ed è legato alla sua squadra del cuore, il Genoa: "Lo sanno tutti", spiega lui in merito. "Conduco il programma “Gradinata Nord”, su una tv genovese", fa notare. Non un segreto dunque, ma in merito aggiunge il suo rammarico per non aver mai mai arbitrato il Grifone, visto che ai suoi tempi vigeva la territorialità. "Avrei pagato per dirigere un derby di Genova, il più bello di tutti", ha spiegato. Sulla crisi contemporanea vissuta da Genoa e Sampdoria, riconosce: "Sono club con debiti, non hanno fatto mercato". Ma non gli si parli di unire le forze: "Genoa e Samp hanno 50mila abbonati in due. La fusione mai. Ciascuno per sé, a prescindere dalle categorie. Il derby di Genova non deve morire". Parlando del VAR, Cesari spiega che l'avrebbe "benedetto". Questo non perché sia la panacea di tutti i mali, quanto piuttosto "un salvagente fondamentale e non se ne può più fare a meno". Poi riflette: "Noi eravamo in tre, arbitro e due assistenti. Oggi sono una squadra tra campo e sala Var". Sulle novità da aggiungere, vede bene il Var a chiamata: "Mi intriga tanto, perché coinvolge tutti. Introdurre il tempo effettivo tipo basket, non è ammissibile che certe partite abbiano una durata reale di 45 minuti. Leverei l’immunità per le braccia sul fuorigioco. Le braccia servono per correre, sono attive".