Tre indizi fanno una prova: il Milan non sa tenere il vantaggio. Questione mentale e non solo
Il Milan non sa tenere lo svantaggio e se il rigore fallito da Dybala aveva insabbiato il problema, con Parma abbiamo il famigerato terzo indizio che fa una prova. Sta succedendo tutto nell'ultimo mese dove, al netto delle assenze per infortunio, il Milan sta dimostrando una certa fragilità in corso d'opera.
Nel dettaglio: contro il Pisa la squadra va all'intervallo in vantaggio, poi cala drasticamente nel secondo tempo, venendo ribaltata e trovando il pari nei minuti di recupero. Successivamente sblocca la partita dopo pochi minuti contro l'Atalanta, poi una magia di Lookman pareggia i conti. E ora il Parma che addirittura rimonta due gol. In mezzo, la citata partita contro la Roma dove Maignan salva i tre punti parando l'esecuzione dagli undici metri della Joya.
Qualche avvisaglia c'era già stata contro il Napoli, dove però la squadra è riuscita a vincere lo stesso e nonostante l'inferiorità numerica. Forte sicuramente delle grandi motivazioni date dall'avversario e da un gruppo che in quel momento era al completo. "Questione mentale" ha ammesso Matteo Gabbia al termine della partita contro il Parma l'ennesima rimonta subita e lo stesso Massimiliano Allegri non ha nascosto il suo disappunto dopo la rimonta subita al "Tardini": "Sono due punti buttati. Non so come sarebbe finita se avessimo chiuso il primo tempo 2-0. Siamo rientrati in campo imbambolati, eravamo proprio addormentati. Se vinci 2-0 non puoi prendere quel gol al 48', la palla la devi buttare in tribuna. Dovevamo andare avanti a giocare con più lucidità".
La pausa arriva provvidenziale, per riordinare le idee e per recuperare gli ultimi giocatori acciaccati. Sarà fondamentale riavere a centrocampo Adrien Rabiot, non solo per le indubbie qualità tecniche ma anche per la grande esperienza. Non è stato un caso se col francese in campo la squadra, tolto lo 0-0 contro la Juventus, ha sempre vinto. E a Parma ha riassaggiato il campo Christian Pulisic facendo già vedere cose interessanti. E fortuna che nessuno di loro è stato convocato in nazionale, potranno lavorare queste due settimane e farsi trovare pronti per il derby.
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