Reijnders fatica al Man City. L'ex compagno di squadra: "In Premier hai meno spazi"
Il difensore del Vitesse Arnhem Justin Bakker ha parlato ai microfoni di MilanNews.it di Tijjani Reijnders, suo compagno di squadra ai tempi dell'AZ Alkmaar e protagonista di un inizio sottotono con il Manchester City:
"Si vedeva che era un buon giocatore ed era ovvio che ce l'avrebbe fatta a giocare in prima squadra all'AZ Alkmaar. Ma nessuno si aspettava che avrebbe avuto quell'ascesa lì. È impressionante. Tijjani era già bravo palla al piede e sfornava assist. Ma gli mancava solo una migliore vena realizzativa per diventare un calciatore di classe mondiale".
La stagione 2022/23 fu quella della consacrazione: la semifinale di Conference League con l'AZ.
"Dopo quella buonissima stagione era normale che avrebbe fatto il salto di qualità. Ma che lo chiamasse il Milan fu una piccola sorpresa anche per me. I tempi d'inserimento al Milan furono brevissimi. Magari ero un po' sorpreso quando andò al Milan ma non lo sono oggi che è al Manchester City".
Che rapporto avevate?
"Eravamo amici. Lo andavo a prendere tutti i giorni prima degli allenamenti perché lui non aveva ancora la patente. E poi lo riportavo a casa, spesso cenavamo anche insieme. Si può dire che ero il suo taxi personale (ride, ndr). L'ultima volta che l'ho sentito è stato dopo il passaggio al City: gli ho fatto gli auguri. Mi ha risposto, è molto umile".
Sulle difficoltà al City
"Sono due ottimi campionati ma forse il calcio inglese è diverso da quello italiano. In Premier ha meno tempo con la palla e meno spazi. Però sono convinto che tornerà ai livelli del Milan anche se forse 10 gol a campionato come in rossonero non li farà lì. Ma sicuramente tornerà al gol".
Articoli correlati
Altre notizie
Ultime dai canali
Primo piano








