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De Paola: “Spalletti maestro di campo e di comunicazione. La strada è tracciata”TUTTO mercato WEB
Oggi alle 12:00Serie A
di TMWRadio Redazione

De Paola: “Spalletti maestro di campo e di comunicazione. La strada è tracciata”

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Di seguito riportiamo le parole del direttore Paolo De Paola, intervenuto a Tmw Radio nel settimanale appuntamento con l'Editoriale. Spalletti ha trovato la chiave di volta della Juventus? "Spalletti ha dimostrato di essere un maestro, non solo sul campo, non solo nello spogliatoio, ma anche nella comunicazione. È l'unico a livello altissimo a spiegare il calcio per come è. In conferenza stampa ha chiarito come la squadra non fosse ancora ad un certo livello, di come qualcuno non fosse in forma o addirittura di come lui stesso si annoi a vedere una squadra in difesa. Questo è un modo per appagare anche i tifosi, dato che anche questi ultimi negli ultimi anni hanno provato gli stessi sentimenti. Una squadra che si limita a difendersi nel calcio moderno non può andare troppo avanti. Il dribbling, l'uomo contro uomo e le soluzioni offensive sono necessarie. Spalletti ha spiegato questo con calma e semplicità, appagando la curiosità di milioni di appassionati. In passato anche dei pilastri come Chiellini purtroppo non hanno permesso un certo di cambiamento in campo, preferendo un atteggiamento troppo conservativo". La Juventus ora quanto può sognare in grande? "Guardando la classifica viene da pensare che c'è ancora tutto un girone davanti e che l'obiettivo del quarto posto è ad un solo punto. Probabilmente ci sarà ancora qualche alto e basso, ma l'autostrada è tracciata e su questo percorso si possono raccogliere grandi soddisfazioni. Ci sono ottime prospettive per fare bene sia in Europa che in campionato". La Roma invece cade ancora in uno scontro diretto. Cosa manca ai giallorossi? "Alla vigilia pensavo che sarebbe stata una partita più importnate per la Juventus, perché qualora i giallorossi avessero perso sarebbero rimasti ancora in zona Champions. La Roma non esce sminuita psicologicamente, dato che anche qui c'è una strada tracciata da un grande allenatore. Gasperini ovviamente ha l'handicap riguardante l'attacco, ma l'impianto di qualità di gioco è eccezionale". Stasera si gioca la finale di Supercoppa. Cosa ti aspetti? "Innanzitutto questa è la finale giusta, tra chi ha vinto il campionato e chi la Coppa Italia. Mi chiedo perché non si possa tornare a fare una finale unica e giocarla ad inizio stagione di fronte ad un pubblico vero. Detto ciò sarà una partita tra allenatori moderni". Le milanesi invece se ne tornano a casa, chi ti ha deluso maggiormente? "Parto dal Milan, dove ogni volta in cui si perde è colpa del mercato, mentre quando si vince è merito di Allegri. Quest'anno il tecnico livornese si deve riscattare, anche se certi nervosismi non mi convincono molto. I rossoneri ad ogni modo sono stati costruiti benissimo, peraltro secondo le indicazioni dello stesso Allegri, il quale ha chiesto espressamente una rosa ridotta. Inoltre gli è stata data anche una difesa in grado di giocare a quattro, ma finora la scelta è stata quella di rimanere solo con il 3-5-2. Come dicevo prima non si può pensare di fermarsi dopo essere andati in vantaggio. Per l'Inter invece non vedo una situazione così drammatica. Vedo piu che altro delle difficoltà psicologiche, dovute da un allenatore che sta cambiando alcuni dettami che forse non stanno venendo recepiti da alcuni giocatori". La Fiorentina è ancora in tempo per salvarsi? "Assolutamente sì, la salvezza è a cinque punti. La Fiorentina con due o tre vittorie potrà uscire da quella zona e la squadra ha tutto per potercela fare".