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...con Braglia
“Cosenza, il derby per fare bella figura. Omeonga, una volta bastava la parola... Non ha fatto bella figura, ma credo nel destino. Mercato, mi fido di Trinchera. E la B...”
“È una partita importante, sentita. Cercheremo di fare bella figura”. Così a TuttoMercatoWeb l’allenatore del Cosenza, Piero Braglia, in vista della partita di stasera contro il Crotone.
L’avversario è di livello.
“È una squadra forte, ben allenata. Con una filosofia di gioco importante, ad inizio campionato era la squadra che giocava meglio. Meritano i complimenti, stanno mantenendo i propri obiettivi. E se la giocano fino in fondo”.
E voi, mister?
“Abbiamo perso delle partite in modo ingenuo per svariati motivi. Quei quattro cinque punti in più, possiamo e dobbiamo farli”.
Siete stati ad un passo da Omeonga. Poi il giocatore ci ha ripensato...
“Si tratta di comportamenti. Ognuno è libero di fare ciò che vuole. È venuto giù, non ci ha fatto passare bene ma le colpe non sono certe nostre. Una volta bastava la stretta di mano, adesso la parola vale molto meno. Onestamente se è andata così va bene. Credo molto nel destino, Omeonga evidentemente non faceva per noi”.
Vi state guardando intorno per il sostituto?
“A queste cose ha sempre pensato Trinchera facendo bene, io sono tranquillo. Penso a preparare la partita, al resto pensa il Direttore come sempre. Non cambio certo il mio modo di pensare perché Omeonga non è venuto. Stefano Trincherà sa lavorare, del mercato se ne occupa lui”.
Il mercato, in generale, servirà a tante squadre per risalire. Empoli e Cremonese su tutte, poi da chi si aspetta la risalita?
“Mi auguro dal Cosenza per primo. A volte si pensa ad operare per il meglio e si fanno i danni. Il calcio è imprevedibile, decide il terreno di gioco. Bisogna creare un gruppo. E tutti devono credere nel gruppo”.
L’avversario è di livello.
“È una squadra forte, ben allenata. Con una filosofia di gioco importante, ad inizio campionato era la squadra che giocava meglio. Meritano i complimenti, stanno mantenendo i propri obiettivi. E se la giocano fino in fondo”.
E voi, mister?
“Abbiamo perso delle partite in modo ingenuo per svariati motivi. Quei quattro cinque punti in più, possiamo e dobbiamo farli”.
Siete stati ad un passo da Omeonga. Poi il giocatore ci ha ripensato...
“Si tratta di comportamenti. Ognuno è libero di fare ciò che vuole. È venuto giù, non ci ha fatto passare bene ma le colpe non sono certe nostre. Una volta bastava la stretta di mano, adesso la parola vale molto meno. Onestamente se è andata così va bene. Credo molto nel destino, Omeonga evidentemente non faceva per noi”.
Vi state guardando intorno per il sostituto?
“A queste cose ha sempre pensato Trinchera facendo bene, io sono tranquillo. Penso a preparare la partita, al resto pensa il Direttore come sempre. Non cambio certo il mio modo di pensare perché Omeonga non è venuto. Stefano Trincherà sa lavorare, del mercato se ne occupa lui”.
Il mercato, in generale, servirà a tante squadre per risalire. Empoli e Cremonese su tutte, poi da chi si aspetta la risalita?
“Mi auguro dal Cosenza per primo. A volte si pensa ad operare per il meglio e si fanno i danni. Il calcio è imprevedibile, decide il terreno di gioco. Bisogna creare un gruppo. E tutti devono credere nel gruppo”.
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