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Spettacolo da thriller a Berna: Muriel salva l'Atalanta, con lo Young Boys è 3-3
Dieci minuti pazzi, incredibili, dove l'Atalanta sembra vicina a portare a casa il 2-1, poi ne subisce due e infine, con un Muriel che non si è nemmeno scaldato, trova il pari su punizione. La serata svizzera poteva andare meglio, ma anche molto peggio per i nerazzurri, in maglia bianca, che vanno in vantaggio due volte, si fanno riacciuffare e superare, salvo poi pescare il jolly dalla panchina. Muriel entra per battere una punizione dove c'era già Koopmeiners, cercando e prendendo l'angolino. I campioni servono anche a questo.
L'Atalanta parte subito forte, trovando subito il vantaggio e mettendo la sfida sui binari giusti grazie a un affondo di Maehle, sulla sinistra, che mette in mezzo per Zapata che, da pivot, manda all'angolino per l'1-0. La rete al decimo minuto dovrebbe condizionare gli Young Boys che, invece, non disdegnano di attaccare e provare a fare la partita. Non con grandissime occasioni sostanziali, se è vero che è Pasalic, alla mezz'ora, ad andare vicino al raddoppio con un piazzato che finisce alto da ottima posizione. Così prima della fine del primo tempo arriva il pareggio, dopo un errore di Demiral: Siebatcheu salta in area, in anticipo, pareggiando i conti. È però un'Atalanta meno garibaldina del solito, che non riesce a creare più di tanto, con zero tiri parati dal portiere avversario, nonostante un paio di circostanze pericolose.
Nel secondo tempo non c'è più Zappacosta, costretto al forfait per un fallo - forse involontario - di Ngamaleu, ma Gasperini non cambia e inserisce Pezzella a sinistra, spostando Maehle sulla destra. I giri aumentano perché serve un gol, che arriva dopo pochissimo: su azione d'angolo Freuler rimette in mezzo il pallone su Demiral, che di testa offre a Pasalic. Sponda del croato per Palomino che, con un gesto tecnico da centravanti consumato, manda la palla all'incrocio dove Faivre non può arrivare per il 2-1. In confronto al primo tempo, nella ripresa c'è più voglia di incidere e allargare la forbice del risultato, altrimenti sempre in bilico.
C'è però anche un avversario, trascinato dal pubblico e dalle accelerazioni degli attaccanti, da Ngamaleu a Elia, sempre molto pericolosi, mentre Demiral non sembra dare sostanziale copertura. Per questo viene chiamato fuori - anche con un po' di sorpresa da parte sua - per inserire Djimsiti. Poco dopo Zapata, ancora una volta di fronte a Faivre, manda alto da buona posizione dopo uno spunto personale. Gasperini però si copre, inserendo Koopmeiners nella linea dei centrocampisti e togliendo Pasalic. Giocare con il cronometro per l'Atalanta non è mai una buona idea, perché a dieci minuti dalla fine De Roon si dimentica Sierro che, davanti a Musso, trova l'angolino lontano per il 2-2.
A sette dalla fine un erroraccio di De Roon regala il pallone a Ngamaleu che perde l'attimo e spedisce fra le braccia di Musso. Gli ultimi dieci minuti sono però un assalto all'arma bianca, tanto che Hefti dalla distanza, spedisce all'incrocio dove Musso non può arrivare per il 3-2. Lo stadio canta, fino al minuto ottantotto quando Muriel si alza dalla panchina ed entra al posto di Maehle. All'ultimo minuto un batti e ribatti in area viene salvato da Palomino, Musso a tempo scaduto para l'ultima minaccia.
L'Atalanta parte subito forte, trovando subito il vantaggio e mettendo la sfida sui binari giusti grazie a un affondo di Maehle, sulla sinistra, che mette in mezzo per Zapata che, da pivot, manda all'angolino per l'1-0. La rete al decimo minuto dovrebbe condizionare gli Young Boys che, invece, non disdegnano di attaccare e provare a fare la partita. Non con grandissime occasioni sostanziali, se è vero che è Pasalic, alla mezz'ora, ad andare vicino al raddoppio con un piazzato che finisce alto da ottima posizione. Così prima della fine del primo tempo arriva il pareggio, dopo un errore di Demiral: Siebatcheu salta in area, in anticipo, pareggiando i conti. È però un'Atalanta meno garibaldina del solito, che non riesce a creare più di tanto, con zero tiri parati dal portiere avversario, nonostante un paio di circostanze pericolose.
Nel secondo tempo non c'è più Zappacosta, costretto al forfait per un fallo - forse involontario - di Ngamaleu, ma Gasperini non cambia e inserisce Pezzella a sinistra, spostando Maehle sulla destra. I giri aumentano perché serve un gol, che arriva dopo pochissimo: su azione d'angolo Freuler rimette in mezzo il pallone su Demiral, che di testa offre a Pasalic. Sponda del croato per Palomino che, con un gesto tecnico da centravanti consumato, manda la palla all'incrocio dove Faivre non può arrivare per il 2-1. In confronto al primo tempo, nella ripresa c'è più voglia di incidere e allargare la forbice del risultato, altrimenti sempre in bilico.
C'è però anche un avversario, trascinato dal pubblico e dalle accelerazioni degli attaccanti, da Ngamaleu a Elia, sempre molto pericolosi, mentre Demiral non sembra dare sostanziale copertura. Per questo viene chiamato fuori - anche con un po' di sorpresa da parte sua - per inserire Djimsiti. Poco dopo Zapata, ancora una volta di fronte a Faivre, manda alto da buona posizione dopo uno spunto personale. Gasperini però si copre, inserendo Koopmeiners nella linea dei centrocampisti e togliendo Pasalic. Giocare con il cronometro per l'Atalanta non è mai una buona idea, perché a dieci minuti dalla fine De Roon si dimentica Sierro che, davanti a Musso, trova l'angolino lontano per il 2-2.
A sette dalla fine un erroraccio di De Roon regala il pallone a Ngamaleu che perde l'attimo e spedisce fra le braccia di Musso. Gli ultimi dieci minuti sono però un assalto all'arma bianca, tanto che Hefti dalla distanza, spedisce all'incrocio dove Musso non può arrivare per il 3-2. Lo stadio canta, fino al minuto ottantotto quando Muriel si alza dalla panchina ed entra al posto di Maehle. All'ultimo minuto un batti e ribatti in area viene salvato da Palomino, Musso a tempo scaduto para l'ultima minaccia.
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