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Monza-Cosenza 4-1, le pagelle: Mota e Colpani una garanzia, Gori non pervenutoTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 30 novembre 2021, 22:40Serie B
di Alessandro Di Nardo

Monza-Cosenza 4-1, le pagelle: Mota e Colpani una garanzia, Gori non pervenuto

Risultato: Monza-Cosenza 4-1

MONZA:
Di Gregorio 7 – Poche parate effettuate, un intervento decisivo in uscita ed una leggera incertezza sul gol di Carraro, su cui poteva forse scegliere meglio il timing dell’uscita. Una prestazione ordinaria resa speciale al 94’ con l’assist di ottanta metri con cui lancia in porta Gytkjaer.

Marrone 7 – Annulla per tutta la partita Gori, anticipandolo in tutte le zone del campo. In una situazione di piena emergenza non fa rimpiangere Paletta.

Caldirola 6 – Partita solida, macchiata parzialmente dalla sbavatura sul gol del Cosenza, su cui si perde Carraro.

Donati 6 – Nel primo tempo sbaglia molto in impostazione; nella ripresa è messo sotto pressione dalla ritrovata verve degli avversari, ma se la cava tutto sommato bene anche sul nuovo entrato Caso.

Pereira 6,5 – In avvio soffre un po’ le iniziative di Situm, ma dal centrocampo in avanti è ispirato e partecipe in molte azioni offensive; serve l’assist per il primo gol di Mota con un’intelligente suggerimento in verticale, facilitando anche il lavoro del portoghese con una sovrapposizione che porta via un uomo e gli permette di prendere la mira per il sinistro del 2-0.

D'Alessandro 6,5– Da un suo spunto in velocità nasce l’azione che sblocca il match; una partita impreziosita dall’assist per Colpani e da tante corse in avanti. Un po’ meno brillante nella ripresa, quando il neo entrato Anderson lo costringe ad occuparsi anche della fase difensiva. Dall’84’ Bettella sv.

Barberis 6 – Gestisce il palleggio della squadra senza grosse invenzioni; nella ripresa va in debito d’ossigeno e soffre il dinamismo avversario.

Machin 6,5 – Qualche leziosismo di troppo, ma per fisicità e qualità nello stretto e nelle capacità balistiche è un’eccezione per la categoria.

Colpani 7 – Si conferma anche oggi uno dei centrocampisti più interessanti della cadetteria; sblocca il risultato con un classico inserimento ed un colpo di testa che gli vale il terzo gol in campionato; la sua crescita, come quella della squadra, è esponenziale. Dal 59’ Valoti 6 – Una mezz’ora in cui il Cosenza attacca e lui non può far vedere le sue qualità in avanti; apprezzabile lo spirito di sacrificio.

Dany Mota 7,5 – Non ha bisogno di dialogare coi compagni per essere incisivo; due gol segnati in due occasioni in cui si mette in proprio e sfrutta le sue doti in progressione ed in dribbling. Esce al 66’ tra gli scroscianti applausi del pubblico. Stroppa ha ritrovato la sua punta di diamante. Dal 66’ Gytkjaer 6,5 – Sbaglia diverse scelte in contropiede; nobilita la sua prestazione con il gran gol allo scadere, riuscendo a controllare con grande sensibilità il rilancio di Di Gregorio e concludendo in porta con precisione e potenza.

Vignato 5,5 – Nel primo tempo scoppiettante del Monza il talentino classe 2004 è solo una comparsa. Esce a inizio ripresa dopo una prova scialba. Dal 46’st Ciurria 6 – Cerca in tutti i modo di incidere nel match ma pecca spesso al momento della rifinitura o del tiro in porta.

Giovanni Stroppa 7 – I suoi si sono dimostrati squadra nonostante le nove assenze; prova di forza che mette in mostra tutte le qualità di una rosa che ha il dovere di puntare alla promozione.


COSENZA:
Vigorito 6,5 – Incolpevole sui tre gol, per il resto una serata in cui è chiamato più ad uscite coraggiose che a parate pirotecniche.

Tiritiello 5– Nella serata da incubo della difesa cosentina anche lui svolge un ruolo da protagonista, con la sua scivolata a centrocampo che dà il là all’azione del 3-0 di Dany Mota.

Rigione 5,5 – Il meno colpevole della linea a tre di Zaffaroni, prova a tappare le falle difensive dei suoi ma non riesce ad arginare un Mota che a tratti è incontenibile.

Venturi 5 – Sale male sul gol di Dany Mota, concedendo al portoghese la profondità e propiziando quindi il 2-0. Anche lui, come tutta la linea difensiva del Cosenza, dà l’impressione di estrema fragilità nell’uno contro uno.

Florenzi 5 – Si fa sverniciare da D’Alessandro in occasione dell’azione che porta all’1-0 di Colpani. Inizio shock da cui si riprende solo nel finale di primo tempo. Esce poco prima dell’ora di gioco dopo una prestazione insufficiente. Dal 58’ Anderson 7 – Il suo innesto scalda i motori del Cosenza, che sulla destra crea i maggiori pericoli; si conquista la punizione da cui nasce il gol dei suoi e mette in apprensione D’Alessandro.

Carraro 6,5 – Spesso in difficoltà su Machin, è il meno positivo della mediana calabrese, anche se una sua deviazione in mischia riaccende la speranza per gli uomini di Zaffaroni. Dall’82’ Boutam sv.

Palmiero 7 – L’unico che riesce a contrastare il dinamismo del centrocampo del Monza; nel primo tempo recupera tanti palloni e dà anche qualità al palleggio dei suoi. Nella ripresa disegna la punizione su cui irrompe Carraro per il gol del momentaneo 1-3. Dal 75’ Gerbo sv.

Vallocchia 6,5– Tanta grinta e anche alcune buone incursioni offensive, con Palmiero è tra i migliori del Cosenza. Cala alla distanza dopo aver retto la mediana dei calabresi per sessanta minuti.

Situm 5,5 – Partita a due facce: davanti dà una spinta costante e tanti tentativi di cross non andati a buon fine, dietro tanta fatica nel seguire l’ispirato Pedro Pereira. Dal 46 st Corsi 6 – Zaffaroni lo mette per cercare di tamponare Pereira; missione tutto sommato riuscita.

Gori 5 – Non pervenuto: sui pochi palloni giocabili avuti viene sempre anticipato da Marrone e, anche nel secondo tempo, quando il baricentro della squadra si alza, non riesce a entrare in nessuna azione degna di nota.

Millico 6,5 – L’encefalogramma dell’attacco ospite è piatto senza le sue accelerazioni. Con un paio di guizzi crea i presupposti per occasioni interessanti ma non viene assecondato dai compagni. Dal 58’ Caso 5 – Entra per ravvivare l’opaco attacco del Cosenza ma non riesce mai ad essere coinvolto negli affondi dei suoi.

Marco Zaffaroni – Il rientro nella sua Monza (dove è stato protagonista sia da calciatore che da allenatore) è amaro; la tenuta difensiva è pessima e davanti serve un’alternativa per sopperire al periodo nero di Gori. Può ripartire dalla buona reazione mostrata nel secondo tempo.