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Napoli, Spalletti contro Juric per l'ottava: l'ultimo step tattico e mentale per puntare in alto
C'è il Torino di Ivan Juric, con la sua particolare filosofia di gioco ed i fantasmi che si porta dietro da Napoli-Verona, tra Luciano Spalletti e l'ottava vittoria di fila in campionato. Il tecnico del Napoli dovrà superare un altro esame importante per confermare la crescita della squadra, fino alla scorsa stagione in difficoltà - per caratteristiche fisiche ed anche poca duttilità tattica - contro squadre aggressive come quelle di Juric, che ingaggiano duelli fisici uno contro uno in quasi ogni zona del campo. E poi c'è la componente mentale, probabilmente che subentra dopo eventuali difficoltà tecnico-tattiche, con gli azzurri che avranno la possibilità di confermare di essere finalmente diventati grandi da quel punto di vista.
A caccia di conferme
Si tratta di una gara che può dire tanto sulla crescita del Napoli. La squadra di Spalletti - prima per tiri effettuati e tiri in porta - affronta la compagine che concede mediamente meno tiri in Serie A (prima, davanti proprio agli azzurri), e lo fa attraverso caratteristiche di grande fisicità e aggressività (prima in Italia per intercetti e falli fatti), provando sempre a difendere in avanti, alla ricerca dell'anticipo per poi ripartire. Un atteggiamento che il Napoli ha sofferto la scorsa stagione proprio contro Juric (ko netto all'andata a Verona e pareggio al ritorno che è valso la Champions) non riuscendo mai a tagliare per portare fuori posizione i marcatori, tantomeno a trovare la giocata tecnica nello stretto per crearsi spazio e finendo spesso per forzare, francobollati e spalle alla porta, finendo per collezionare palle perse.
Le ultime di formazione
L'undici è scelto da giorni, anche perché solo quest'oggi si aggregheranno al gruppo Ospina e Lozano, gli ultimi a rientrare, che vanno così a sciogliere anche gli unici due dubbi: spazio a Meret tra i pali ed a Politano a destra, dopo due settimane ad allenarsi a Castel Volturno, nel tridente con Osimhen e Insigne. A centrocampo nessun dubbio su Anguissa e Fabian, probabilmente con Zielinski qualche metro più avanti, mentre in difesa la botta rimediata da Manolas ha fatto cadere anche l'ultimo dubbio, ma in ogni caso sarebbe stato Rrahmani ad affiancare Koulibaly, con Di Lorenzo e Mario Rui ai lati prima probabilmente di possibili rotazioni rinviate a giovedì col Legia. In panchina, oltre a Lozano anche Demme e Mertens in grande crescita di condizione, ed il rientrante Lobotka che dovrebbe tornare tra i convocati.
A caccia di conferme
Si tratta di una gara che può dire tanto sulla crescita del Napoli. La squadra di Spalletti - prima per tiri effettuati e tiri in porta - affronta la compagine che concede mediamente meno tiri in Serie A (prima, davanti proprio agli azzurri), e lo fa attraverso caratteristiche di grande fisicità e aggressività (prima in Italia per intercetti e falli fatti), provando sempre a difendere in avanti, alla ricerca dell'anticipo per poi ripartire. Un atteggiamento che il Napoli ha sofferto la scorsa stagione proprio contro Juric (ko netto all'andata a Verona e pareggio al ritorno che è valso la Champions) non riuscendo mai a tagliare per portare fuori posizione i marcatori, tantomeno a trovare la giocata tecnica nello stretto per crearsi spazio e finendo spesso per forzare, francobollati e spalle alla porta, finendo per collezionare palle perse.
Le ultime di formazione
L'undici è scelto da giorni, anche perché solo quest'oggi si aggregheranno al gruppo Ospina e Lozano, gli ultimi a rientrare, che vanno così a sciogliere anche gli unici due dubbi: spazio a Meret tra i pali ed a Politano a destra, dopo due settimane ad allenarsi a Castel Volturno, nel tridente con Osimhen e Insigne. A centrocampo nessun dubbio su Anguissa e Fabian, probabilmente con Zielinski qualche metro più avanti, mentre in difesa la botta rimediata da Manolas ha fatto cadere anche l'ultimo dubbio, ma in ogni caso sarebbe stato Rrahmani ad affiancare Koulibaly, con Di Lorenzo e Mario Rui ai lati prima probabilmente di possibili rotazioni rinviate a giovedì col Legia. In panchina, oltre a Lozano anche Demme e Mertens in grande crescita di condizione, ed il rientrante Lobotka che dovrebbe tornare tra i convocati.
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