Tabù trasferta sfatato: in campionato c'è il Napoli di Supercoppa. Cremonese, mal di big
Il tabù trasferta è alle spalle. Il Napoli espugna con autorità lo stadio Zini, supera 0-2 la Cremonese e dimostra che il Napoli formato Supercoppa non era solo una parentesi araba. Dopo sette sconfitte nelle ultime nove gare lontano dal Maradona, la squadra di Antonio Conte risponde con una prestazione matura, concreta e convincente.
Cambia l’uomo copertina, non la sostanza. Dopo la doppietta di Neres in finale di Supercoppa, allo Zini brilla Rasmus Hojlund: due gol da centravanti dominante, che valgono tre punti pesantissimi. Il danese sale a nove reti stagionali, sei in campionato, e diventa sempre più centrale nel progetto azzurro. Non è il Napoli più scintillante dell’anno, anche per le tante assenze, ma è un Napoli solido, che colpisce nei momenti giusti e controlla la partita.
A fine gara Conte sottolinea il percorso della sua squadra: “Festeggiamo un anno bellissimo, fatto di cose inaspettate come lo Scudetto e la Supercoppa. In campionato siamo lì, vicini all’alta classifica, nonostante difficoltà anche molto serie”. Poi l’elogio a Hojlund: “È giovanissimo e può migliorare tantissimo. Sta diventando dominante nel suo ruolo, capisce quando attaccare lo spazio e quando difendere palla. Ha margini di crescita altissimi”.
Dall’altra parte, Davide Nicola difende la prova dei suoi: “Non c’è dispiacere, la Cremonese ha fatto la partita che doveva fare. Abbiamo cercato di battagliare contro una squadra che ti costringe ad andare a 2000 all’ora”. E aggiunge: “Accettiamo che abbia vinto la squadra più forte, ma mi è piaciuta la voglia di competere”.
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