
Napoli, Conte: "McTominay? Quasi non ci credevo quando siamo riusciti a prenderlo"
l tecnico del Napoli Antonio Conte, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Manchester City, ha parlato anche di Scott McTominay:
"Lo conoscevo già, l’ho affrontato due volte in Inghilterra e so bene quali siano le sue grandi potenzialità. Mi chiedevo come mai non fosse riuscito a imporsi in Premier League, visto che aveva tutte le qualità per farlo. Quando si è presentata la possibilità di portarlo a Napoli, onestamente al primo impatto ho pensato: “Non ci credo, può succedere davvero”. E infatti è successo. Si sta divertendo con noi e per uno come lui, cresciuto nel Manchester United, forse dopo tanti anni c’era bisogno di cambiare e provare un’altra esperienza. È successo con noi e siamo felicissimi: è un calciatore straordinario e un grande uomo".
La sfida con il City?
Tornare in Inghilterra fa sempre piacere, le esperienze come quelle con Chelsea e Tottenham ti rimangono dentro, il livello che c'è è molto alto. Allenare in Inghilterra è stata un'esperienza bellissima, sotto tutti i punti di visti. Tornare a Manchester nella più importante competizione europea è motivo d'orgoglio e soddisfazione, tornarci col Napoli dopo lo Scudetto. Andiamo ad affrontare una squadra che negli ultimi anni è stata protagonista assoluta, quindi stiamo parlando di un top club con un allenatore davvero top top. Ci arriviamo con grande umiltà, con lo Scudetto sulla maglia, frutto di un'annata straordinaria. Ora vogliamo confrontarci in Europa in maniera molto umile. Ci consideriamo degli alunni che vengono ad affrontare dei maestri. E non credo che non sia una cosa ingiusta. Da parte nostra c'è voglia di capire, di confrontarci con queste realtà che sono molto importanti, molto forti. Per capire come sta andando questo processo che abbiamo iniziato dall'anno scorso".
Che partita farà? Che approccio ci sarà? E cosa sente verso questa Champions League?
"La Champions League, se prendiamo l'esempio dell'anno scorso, fa capire un po' la difficoltà. L'anno scorso dopo otto partite lo stesso Manchester City e Real Madrid hanno dovuto fare lo spareggio. Questo fa capire il livello di difficoltà, che è alto. Nessuno può sottovalutare nessuno. Questo ha trasmesso il nuovo format della Champions League alle big europee, soprattutto a chi storicamente compete per vincere. Ci arriviamo con grande gioia, con grande entusiasmo perché tutti vogliono giocare questa competizione, dai calciatori agli allenatori, fino al club che ha visibilità e lustro. E anche i tifosi che vogliono sentire l'inno della Champions League. Prendiamo le cose positive, sapendo che noi ci arriviamo da alunni, in maniera molto umile. In Champions League io e il Napoli abbiamo fatto lo stesso risultato massimo (quarti di finale, ndr). Io nelle mie 6 competizioni europee al massimo ho raggiunto i quarti in Champions e una finale d'Europa League. Ognuno ha ciò che si merita, io e il Napoli abbiamo meritato questo. Unire le forze e cercare di fare qualcosa di bello, di fare questo viaggio senza farci prendere da facili entusiasmi o grandi depressioni. Noi andiamo avanti step by step, l'importante è affrontare le partite e non avere rimpianti quando finiscono".
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