
Marino: "Perché se De Bruyne gioca male non possiamo dirlo? Per me deve fare di più"
Kevin De Bruyne fino a questo momento ha convinto o non ha convinto nella sua nuova esperienza con la maglia del Napoli? Pierpaolo Marino, ex dirigente azzurro, resta fermo sulla sua posizione: il centrocampista belga deve fare di più. Intervenuto a Stile Tv, l'ex direttore generale del club partenopeo si è espresso così sull'ex Manchester City: "Da opinionista non ho esitato a criticare le sue prime prestazioni. Il giocatore è importante e nessuno nega la grande carriera e le grandi qualità tecniche, tattiche e atletiche di De Bruyne, però chi guarda le partite e dà un’opinione deve dire quello che vede. Nelle prime partite, esclusa la gara con lo Sporting e col Genoa, De Bruyne non ha risposto alle grandi aspettative che aveva creato. Aveva anche un po' turbato il funzionamento del centrocampo del Napoli che lo scorso anno ha portato lo scudetto. Le perplessità c'erano e ci sono ancora perché De Bruyne deve fare di più per le aspettative che crea un giocatore come lui. Sia per la qualità delle sue caratteristiche calcistiche che per le qualità del suo ingaggio, le aspettative devono essere costanti e superiori. Se De Bruyne gioca male non possiamo dire che è bravo".
Col Genoa, De Bruyne è subentrato e insieme a Spinazzola hanno un po' svoltato la partita perchè hanno dato subito sotto forma di assist e giocate un contributo notevole affinché il Napoli sbloccasse la partita e la vincesse. Ma, da De Bruyne ci si aspetta di più: deve entrare in condizione. Ha avuto un’annata non felice al Manchester in cui ha avuto qualche dissidio con Guardiola. Nella gara col Genoa ha dato un grande contributo con il suo ingresso, ma ripeto, deve ripetersi e deve fare anche di più perché è in grado di farlo se è ancora integro come tutti pensiamo perché l’età inizia ad essere quella che lo avvicina al viale del tramonto e non alla giovinezza. Sono convinto che con Conte farà benissimo, ma l’impatto col Napoli non è stato positivo perché ha creato marasma all’interno dell’organizzazione tecnica del Napoli".
Un'analisi anche sul centrocampo in generale: "Lo stesso Conte ha dovuto mettersi con la lavagna e col computer a vedere come rimodellare il Napoli con l’ingresso di De Bruyne perché il centrocampo del Napoli funzionava bene, anzi benissimo lo scorso anno. Conte ha dovuto cambiare il modo di giocare di quel centrocampo che ora adotta delle rotazioni a gara in corso per rendere possibile la coesistenza di 4 centrocampisti senza un giocatore esterno a sinistra. Perché i centrocampisti del Napoli quando sono in 4 ruotano con tutti i ruoli e questi accorgimenti Conte li ha adottati per favorire l’inserimento di De Bruyne. Se De Bruyne poi non è quello dell’ultima partita e mezzo, tutto questo sconquasso che fa anche pensare che stiamo perdendo McTominay, va rivisto. L’uscita di Lukaku, che era uno dei preferiti di McTominay per dialogare, ha influenzato le sue prestazioni, ma il cambiamento più grosso è stato l’inserimento di De Bruyne che ha cambiato il centrocampo del Napoli: da 3 a 4".
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