Napoli, l'Europa resta un cruccio e il calendario spaventa: come si complica il cammino Champions
Un pareggio che sa di mezza sconfitta, e che complica terribilmente il percorso europeo del Napoli. Al Diego Armando Maradona finisce 0-0 contro l’Eintracht Francoforte, ma più del risultato fanno riflettere le sensazioni: una squadra lenta, poco brillante, incapace di trovare soluzioni negli ultimi metri. Dopo il disastroso 6-2 di Eindhoven, ci si aspettava una reazione nervosa, una notte di riscatto. Invece è andata in scena una gara piatta, avara di emozioni e di vere occasioni da rete.
L’Eintracht, reduce da due pesantissime goleade subite contro Atletico e Liverpool, sceglie di blindarsi dietro e non esporsi mai. Difesa a cinque, baricentro basso e atteggiamento “all’italiana”, come evidenziato da Antonio Conte nel post-partita. I tedeschi soffrono, ma portano a casa il punto senza neppure provare a fare male. Il Napoli, dal canto suo, prende il controllo del gioco col passare dei minuti, ma si perde sistematicamente nell’ultimo passaggio: solo due tiri nello specchio, come già accaduto nel pari interno col Como. Sterilità offensiva e frustrazione: una fotografia preoccupante.
Ora la classifica fa davvero paura: quattro punti in quattro partite, qualificazione appesa a un filo. Il margine d’errore è evaporato. Serviranno almeno due vittorie e un pareggio nelle prossime quattro gare per restare in corsa, considerando che lo scorso anno persino gli 11 punti non bastarono alla Dinamo Zagabria.
Il calendario non aiuta: Qarabag al Maradona il 25 novembre, poi il Benfica di Mourinho a Lisbona il 10 dicembre, la trasferta danese col Copenaghen il 20 gennaio e infine il Chelsea campione del mondo il 28 gennaio a Fuorigrotta. Un cammino duro, ma non impossibile. A patto che il Napoli ritrovi in fretta idee, coraggio e – soprattutto – gol.
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