L’Italia piange il maestro Vessicchio: è morto a 69 anni, era tifoso del Napoli
Lutto nel mondo della cultura italiana: è morto all'età di 69 anni all'ospedale San Camillo di Roma, per una polmonite interstiziale precipitata molto rapidamente, il maestro Beppe Vessicchio, uno dei volti più iconici della Tv e della musica nazionale. Direttore d’orchestra, arrangiatore, autore e divulgatore, Vessicchio è stato per decenni una presenza familiare nelle case degli italiani, grazie alle sue direzioni al Festival di Sanremo.
Napoletano, cresciuto a Fuorigrotta, aveva un legame naturale con il calcio, poco sbandierato ma raccontato anche in diverse apparizioni televisive e radiofoniche in programmi sportivi: è in quelle strade, tra il rumore del traffico e le luci dello stadio, che si è formato il suo immaginario sentimentale. Raccontava spesso di quando, da ragazzo, andava a vedere la partita insieme al padre. E, in una recente intervista al Corriere della Sera, ha ricordato il primo scudetto del Napoli nel 1987, vissuto nel duplice ruolo di tifoso e musicista, ospite negli studi Rai durante le celebrazioni curate da Gianni Minà.
La sua figura ha travalicato i confini della musica, diventando icona pop. Le generazioni più giovani lo hanno adottato come simbolo rassicurante, trasformandolo persino in meme affettuoso nelle chat, specie durante il periodo di Sanremo. Ma dietro la popolarità virale restava un artista vero: con Vessicchio, Napoli e l’Italia perdono un pezzo della propria colonna sonora.
Articoli correlati
Altre notizie
Ultime dai canali
Primo piano






