Aldo Serena: "Leao va preso così com'è. Brozovic può fare comodo alla Juve"
Aldo Serena, raggiunto in esclusiva da TMW a margine del Premio Viareggio Sport 2025, ha affrontato diversi argomenti d’attualità, a partire dal ko della Nazionale a San Siro con la Norvegia: “Avevamo aspettative diverse, doveva essere una prova anche in vista di marzo. Così non è stato, nel secondo tempo forse sono mancati ritmo e la tenacia che Gattuso aveva infuso nei ragazzi. Sono ancora fiducioso, non posso pensare a un terzo Mondiale di fila senza di noi: speriamo nel sorteggio, ma in qualche maniera noi dobbiamo andarci. Dobbiamo fare tesoro anche degli errori: Gattuso non ha tempo per preparare le gare di marzo, ma qualcosa di buono dal cilindro tirerà fuori”.
Pio Esposito unica nota positiva, può essere un elemento su cui appoggiare le nostre speranze?
“Caricarlo di responsabilità così elevate a vent’anni non è conveniente per nessuno, né per lui né per la Nazionale. Bisogna sfruttarlo, con la dedizione che gli è consona e con le qualità che ha in alcune cose. Non certo a campo aperto, ma gli va regalata la possibilità di sfruttare i suoi punti di forza in area di rigore”.
Arriva il derby di Milano, la favorita?
“Beh, il Milan sta facendo molto bene, nonostante delle criticità. È evidente che manchi una grande punta, però a un centrocampo di prim’ordine: Jashari sarà un valore aggiunto, non certo nel derby perché è ancora in rodaggio, ma il centrocampo rossonero è tra i migliori. L’Inter ha trovato dinamiche di gioco più ficcanti e verticali di prima: si sbilancia un po’ troppo, non avendo difensori iper veloci, e potrebbe avere problemi su Leao e Pulisic, se saranno in condizione”.
Leao diventerà il giocatore che tutti immaginano?
“La continuità non è il suo punto forte. Va sfruttato per le qualità che ha: l’istinto, la fantasia, la capacità di cercare spazio in autonomia. Va preso così. Io non lo vedo prima punta, lo vedo come un attaccante di supporto a cui va data libertà assoluta”.
Più meriti di Chivu o dell’Inter come società?
“Entrambi. Sono stati bravi a sceglierlo e a proteggere chi è giovane come lui. Però lui ha dimostrato tanto, nelle dichiarazioni è perfetto e mi ha stupito per la sua capacità di lavorare nelle situazioni di difficoltà con razionalità. È una cosa da grandi allenatori”.
Conte ha staccato per una settimana. È una cosa normale?
“Non l’ho capita. Fossi Lele Oriali, forse saprei rispondere meglio. Certo, è sorprendente ed è in controtendenza rispetto a chi fa questo lavoro. Forse bisognava essere presenti e dare linee guida precisi. Conte ci ha abituati a momenti di rivoluzione, e questo è uno di questi. Vedremo come reagirà la squadra: sono molto curioso”.
Si aspettava l’esonero di Pioli?
“Ho un rapporto con lui di affetto, siamo stati compagni di camera alla Juve per due anni. Non me l’aspettavo, speravo potesse invertire la rotta vista la sua esperienza. Mi è dispiaciuto molto, però chi è allenatore sa che può succedere. Spero possa far rivedere altrove le sue qualità”.
La Juventus può essere sistemata da Spalletti o servirà un intervento sul mercato?
“Io credo che abbia già individuato la criticità della Juventus, che è il ribaltamento veloce da fase di non possesso a fase di attacco. Ho letto di Brozovic, viene da un campionato non stimolante e bisogna valutare. Alla Juve sono bravissimi con gli algoritmi, non hanno bisogno di consigli, ma bisognerebbe valutare un 33enne che motivazioni potrebbe avere. Se il responso fosse positivo, penso che Brozovic potrebbe aiutare la Juventus”.
Oggi Italiano è il migliore tra gli allenatori emergenti?
“Tra i nuovi penso di sì. Fa parte di quella categoria di allenatori che insegnano: con uno del genere puoi recuperare ragazzi giovani e farli crescere, perché insegna calcio e insegna a farlo in diversi modi”.
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