
Sabatini: "Conte non vuole lasciare Napoli senza aver vinto qualcosa"
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Walter Sabatini, direttore sportivo. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Parlando proprio di Napoli, le chiedo un parere su un nome che sta facendo sognare: Kevin De Bruyne. Il club partenopeo sembrerebbe essersi fiondato su di lui, che a fine stagione andrà in scadenza col Manchester City. Nonostante i suoi 34 anni, crede che possa fare la differenza in Serie A?
“Ha sempre fatto la differenza. È stato, ed è ancora, un giocatore di livello altissimo. Certo, nell’ultima stagione ha avuto qualche passaggio a vuoto a causa degli infortuni, ma bisogna anche dire che tutto il City abbia un po’ smarrito quel dominio assoluto che aveva. De Bruyne è uno che fa gol, che lavora per gli altri, che fa giocate determinanti. Non sarà forse più il De Bruyne dominante di qualche anno fa, ma resta un giocatore che può incidere.”
Secondo lei, Antonio Conte resterà sulla panchina del Napoli anche nella prossima stagione?
“Il Napoli, con Spalletti, ha espresso un calcio europeo, un calcio totale, coraggioso, il migliore in Italia. È stato trasformato, ha giocato nella Serie A un calcio che si vede più spesso in Europa. E questa è una base importante. Poi nella passata stagione qualcosa non ha funzionato, ma da quando è arrivato Conte le cose hanno ricominciato a girare. È al centro del progetto ed è chiaro che con innesti come De Bruyne si possa tornare ad esprimersi ad altissimo livello. Conte è un uomo certamente orgoglioso. Non penso voglia lasciare Napoli senza aver vinto qualcosa. È un punto fermo, e io mi auguro che resti, sia per lui sia per il Napoli. Ma poi, la piazza partenopea ha la capacità di trasmettere amore e coinvolgimento, lo fa con partecipazione e trasporto: senza questa passione, dove si va? Certo, il mercato degli allenatori e dei calciatori è folle, è difficile da prevedere, può succedere di tutto. Ma mi auguro davvero che non vada via, che resti per completare il suo lavoro. Il calcio europeo è inflazionato da investimenti enormi e, spesso, senza senso fatti in giro per il mondo, ma Conte ha già guadagnato tanto, e secondo me certe scelte non sono sempre solo economiche.”







