Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche
tmw / napoli / Le Interviste
Ferlaino: "Napoli sopra ai top club del nord! Champions? Sarebbe bel regalo per il centenario"TUTTO mercato WEB
© foto di TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 18:00Le Interviste
di Antonio Noto
per Tuttonapoli.net

Ferlaino: "Napoli sopra ai top club del nord! Champions? Sarebbe bel regalo per il centenario"

Corrado Ferlaino, presidente del Napoli dal 1969 al 2002, ha rilasciato una lunga intervista a Il Mattino. Tra gli argomenti il suo rapporto con il club azzurro prima da tifoso e poi da proprietario, un amore iniziato da bambino: "Avevo quattro anni e andavo allo stadio dedicato appunto ad Ascarelli con mio padre. Non mi chieda quale fu la prima partita perché già così piccolo ne vedevo tante... Ho dato tanto. Le storie si aprono e si chiudono. Gioisco per le vittorie. E sono state tante e importanti: questo Napoli sta benissimo".

Il Napoli, con 2 scudetti nel ultimi 3 anni, può aspirare al livello dei top club del nord? Ferlaino è chiaro: "Ma è già su quel livello. Anzi, lo colloco al di sopra di Juve, Inter e Milan. Da tempo, escludendo quella parentesi del decimo posto, se non vince arriva secondo o terzo. Il Napoli è un club importante che merita, in Italia e all’estero, la massima considerazione".

La Champions League non è più un'utopia: "Io ho vinto la Coppa Uefa e allora, negli anni Ottanta, valeva quanto la Champions per il valore delle squadre che vi partecipavano. Certo, sarebbe un bel regalo per il centenario vincere la Champions".

Infine, un inevitabile riferimento al colpo top della sua presidenza ovvero Maradona: "Molti pregi e pochi difetti. Io l’ho amato tanto come tifoso e due anni fa a inizio giugno, mentre a Napoli si festeggiava il terzo scudetto, andai a Buenos Aires per pregare sulla sua tomba. Con Diego aprimmo un grande ciclo. A lui non si poteva chiedere continuità: i geni sono discontinui e Maradona era un genio".