Corbo: "Brutta reazione di Conte a Bologna, ma così ha ritrovato il vero Napoli!"
Antonio Corbo, giornalista ed editorialista de La Repubblica, è intervenuto nel corso di 'Pausa Caffè', trasmissione in onda sulla neonata Radio TuttoNapoli: "Il problema comincia a Bologna, dopo il disastro tecnico, tattico e atletico di quella partita. E Conte reagisce in modo altrettanto brutto, simmetricamente alla partita. Non bisogna dimenticarlo perché in quell'occasione Conte ha rivelato un limite. La fortuna del Napoli è stato l'intervento del presidente De Laurentiis, che invece di arginare il caso con cose banali e non decisive, è intervenuto sia parlando con Conte ma soprattutto coprendo Conte agli occhi dell'opinione pubblica, manifestandogli tutta la stima e tutta l'amicizia. Mentre si parlava, nella tifoseria, già del sostituto, lui gli ha ribadito fiducia. Conte, nel suo periodo di vacanza, ha riflettuto e ha capito che un allenatore come lui non poteva offuscare una bella carriera con quella caduta, anche di stile visto che non si dice "Non accompagno un morto". Il calcio gli ha dato una mano. I tifosi non vedevano l'ora di riabbracciare il vero Napoli. E questo è il vero Napoli, tornato in condizione atletica sufficiente".
Quattro squadre in due punti in vetta alla classifica.
"E' il trionfo delle squadre imperfette, che proprio perché hanno delle criticità, equivalendosi in pregi e difetti, mettono insieme un campionato molto spettacolare e incerto".
Su Repubblica hai scritto che è tornato il Napoli ed è tornato il gioco all'italiana.
"Il Napoli ha fatto qualcosa in più. Ho letto i dati che appaiono e nel primo tempo il Napoli aveva il 60% di possesso palla. Il Napoli stava un po' più dietro, ma non era un catenaccio. Era una sorta di barriera elastica. Il Napoli aveva il possesso palla e la Roma era costretta a ripartire. Il Napoli aveva il dominio della partita perché non dava sbocchi alla Roma, che aggrediva in maniera caotica e disordinata. Io amo il calcio all'italiana e ho visto il trionfo della tattica: quando attiri su di te la squadra avversaria, è chiaro che ci sono degli spazi dietro e così il Napoli ha vinto la partita, in contropiede. Posso assicurarvi che nell'82 l'Italia stravinse il Mondiale con un gioco all'italiana. E nell'86 l'Argentina di Maradona vince il titolo con un grande allenatore che riesce a fondere il gioco un po' retorico e bizantino dell'Argentina dell'epoca a uno stile italiano e tedesco".






