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Patrik Schick a La Repubblica: "Non ero pronto per le grandi sfide della Serie A"
"Se mi fa piacere essere il capocannoniere di Euro 2020? Ovvio, soprattutto perché vuol dire che sono in forma e sto facendo bene. Ma gli attaccanti devono essere costanti e quindi l'importante è arrivare fino alla fine. E che soprattutto vinca la squadra". Parla così Patrik Schick, che ai taccuini de La Repubblica è tornato sul suo periodo italiano, provando a spiegare i motivi della sua mancata esplosione in giallorosso: "Sinceramente, non ero pronto al 100% ed ero un po' troppo giovane per le sfide della Serie A. È vero che avevo fatto un ottimo primo anno con la Sampdoria. Ma poi quando vai in un grande club, come la Roma, le difficoltà crescono e non sono stato all'altezza in quel momento". Riguardo all'ultima stagione con il Bayer, pur riconoscendosi un discreto rendimento, il ceco ha ammesso di poter "giocare molto meglio": "Ma l'anno prossimo andrà meglio", ha assicurato.
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