Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre alessandriaascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / napoli / Serie A
Cosmi sul Napoli: "Ecco perché è difficile sostituire Spalletti nella testa dei giocatori"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 29 settembre 2023, 11:38Serie A
di Tommaso Bonan

Cosmi sul Napoli: "Ecco perché è difficile sostituire Spalletti nella testa dei giocatori"

Stagione 2005-2006, l’Udinese cambia allenatore e al posto di Luciano Spalletti, che per la prima volta ha portato la squadra ai preliminari di Champions League, arriva Serse Cosmi. Un tuffo in un mondo che fino al giorno prima aveva un unico punto di riferimento: Spalletti. Un po’ come è accaduto quest’anno a Napoli, con il passaggio dall’attuale ct a Rudi Garcia. "Che impatto ci fu a Udine? Basti pensare che lo Spalletti del 2005 era già un allenatore importante e in più in quell’annata aveva centrato il migliore piazzamento della storia del club", afferma lo stesso Serse Cosmi nell'intervista a Il Mattino: "Ho trovato un gruppo di giocatori molto legati ai metodi di Spalletti e ammetto che qualche difficoltà l’ho avuta",

Lei che approccio aveva avuto a Udine? "Ho sempre dato un valore relativo a quello che raccontavano gli altri. Gli allenatori lasciano una scia che dipende da chi la racconta. Per me è stata una responsabilità molto grande, anche perché abbiamo due filosofie molto diverse".


Cosa dicevano i giocatori? "Parlavano già di un allenatore molto attento a determinate cose, bravo in campo a insegnare e trasmettere le sue idee. Quando condividi dei successi con l’allenatore è normale che ti entrano dentro".

Cosa deve fare l’allenatore che arriva in un contesto del genere? "Tu pensi solo a fare il tuo lavoro. Fai riferimento a chi ti ha preceduto, ma senza pensare troppo a che tipo di eredità vai a raccogliere. Se hai carattere e personalità fai quello che hai sempre fatto. Non imporre ma comunicare le tue idee ai calciatori e alla dirigenza. Ogni allenatore è diverso".