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Palermo, Le Douaron: "Club eccellente. Avevo bisogno di questo tipo di progetto"
Lunga intervista ai microfoni di SoFoot.com per Jérémy Le Douaron, attaccante approdato al Palermo la scorsa estate lasciando il Brest e la Champions League. "Sono piacevolmente sorpreso - ha detto in relazione all'approccio all'universo rosanero -. Mi sento davvero bene. Sono stato accolto molto bene dai dirigenti, dallo staff e dai giocatori. Qui si vive bene. Sono arrivato in un club molto professionale, con infrastrutture eccellenti, dove tutti si prendono cura dei giocatori affinché tutto vada per il meglio.
Io il giocatore dal cartellino più pagato dell'ultimo mercato di B? È certo che arrivo con uno status. La mia scelta ha sicuramente fatto parlare all’inizio, anche perché la gente non ha sempre chiaro il quadro. L’importante è che la mia decisione venga rispettata. Avevo bisogno di questo tipo di progetto. Non dobbiamo dimenticare che siamo a Palermo, con un obiettivo ambizioso che è quello di riscoprire la Serie A. Quindi non arrivo in un posto qualunque: il club, i tifosi, c’è una fervente passione, uno stadio da 30.000 persone, metà del quale è già pieno un’ora e mezza prima del fischio d’inizio.
Tutto è organizzato qui per il nostro successo, soprattutto dal City Football Group. So che c’era la Champions League con Brest, quindi non è stata una decisione facile da prendere. Ma ho ricevuto questa chiamata da Palermo all’inizio di luglio e ho realmente sentito che volevano avermi. Hanno insistito sul fatto che contavano su di me per risalire e che facevo parte del futuro del club. Un club come Palermo, che non molla fino alla fine del mercato e continua a inviare messaggi, mi ha fatto riflettere. Soprattutto perché negli ultimi mesi a Brest avevo forse perso un po’ di riconoscimento che avevo avuto in precedenza. E poi a 26 anni, avevo voglia di vedere altro. È stata una buona opzione per me, ma anche per la mia ragazza. Direi che era la giusta opportunità al momento giusto".
Io il giocatore dal cartellino più pagato dell'ultimo mercato di B? È certo che arrivo con uno status. La mia scelta ha sicuramente fatto parlare all’inizio, anche perché la gente non ha sempre chiaro il quadro. L’importante è che la mia decisione venga rispettata. Avevo bisogno di questo tipo di progetto. Non dobbiamo dimenticare che siamo a Palermo, con un obiettivo ambizioso che è quello di riscoprire la Serie A. Quindi non arrivo in un posto qualunque: il club, i tifosi, c’è una fervente passione, uno stadio da 30.000 persone, metà del quale è già pieno un’ora e mezza prima del fischio d’inizio.
Tutto è organizzato qui per il nostro successo, soprattutto dal City Football Group. So che c’era la Champions League con Brest, quindi non è stata una decisione facile da prendere. Ma ho ricevuto questa chiamata da Palermo all’inizio di luglio e ho realmente sentito che volevano avermi. Hanno insistito sul fatto che contavano su di me per risalire e che facevo parte del futuro del club. Un club come Palermo, che non molla fino alla fine del mercato e continua a inviare messaggi, mi ha fatto riflettere. Soprattutto perché negli ultimi mesi a Brest avevo forse perso un po’ di riconoscimento che avevo avuto in precedenza. E poi a 26 anni, avevo voglia di vedere altro. È stata una buona opzione per me, ma anche per la mia ragazza. Direi che era la giusta opportunità al momento giusto".
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