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È questione di protocollo: cosa cambia tra i calciatori e i normali cittadini
È questione di protocollo. Diverso tra i calciatori professionisti e i normali cittadini. La Repubblica traccia le differenze, sulla base delle recenti modifiche a quello concordato da FIGC e Serie A. In particolare, da questa settimana i calciatori si sottopongono a tampone non più ogni 4 giorni, ma 48 ore prima della gara.
In caso di positività, l'interessato va in isolamento e il resto della squadra entra in una "bolla": si allena, effettua due tamponi prima della gara e uno dopo, chi è negativo può giocare.
Per gli altri. A prescindere da eventuali protocolli di settore, per un privato cittadino la situazione è molto diversa. Dopo due test negativi a distanza di almeno un giorno, il soggetto positivo viene considerato guarito. I contatti stretti, però, entrano in quarantena per 14 giorni, cioè il tempo massimo di incubazione del coronavirus.
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