Zlatan Ibrahimovic, il Dio che ha riportato il Milan allo scudetto. Con la Champions mancante
Quindi l'avventura al Manchester United, i gol inglesi, la rottura del legamento del ginocchio e altri tre successi, compresa l'Europa League contro il 'suo' Ajax. Chiusa la parentesi britannica, lo svedese ha scelto di volare negli States per incantare il pubblico sostenitore dei Los Angeles Galaxy. Con la franchigia statunitense Ibra ha continuato a fare ciò che ha sempre fatto in carriera, ovvero segnare gol.
Prima del suo ritorno al Milan nel gennaio 2020, arrivato per riportare in alto i rossoneri dopo anni molto complicati: missione compiuta nel maggio 2022, con il Milan tornato sul tetto d'Italia proprio grazie anche a Ibra, capace di far crescere tutto il gruppo con la sua esperienza, e di dare mentalità a una squadra che remando tutta nella stessa direzione è riuscita a vincere uno scudetto inaspettato a inizio stagione. Il suo palmares, come detto, è molto ricco e vanta: due Eredivisie, una Coppa e una Supercoppa d'Olanda, sei Scudetti, di cui uno revocato, tre Supercoppe italiane, una Liga spagnola, due Supercoppe di Spagna, quattro Ligue 1, due Coppe e tre Supercoppe di Francia, una Community Shield, una Supercoppa UEFA, una Coppa del mondo per club, una coppa di Lega inglese e una Europa League. Anche se, come detto, all'appello manca (e mancherà per sempre) il trofeo per Zlatan più prestigioso, ovvero la Champions League. Grazie al suo carisma e alla sua qualità è riuscito a far tornare ai vertici, almeno quelli italiani, il Milan e oggi, nonostante l'età e qualche infortunio da mettere in conto, resta uno dei giocatori più importanti della rosa di Pioli. Oggi Ibra compie 40 anni.