
Juventus, Cherubini ricorda: "Yildiz? Se il Bayern non ci avesse portato via un 16enne..."
"Max è un uomo di spessore e un amico: il nostro rapporto nasce quando lui giocava a Perugia in Serie A, nel 1995. Non ci incontravamo in campo, ma i nostri incroci erano più serali... (risata)". Con questo piccolo racconto Federico Cherubini, attuale amministratore delegato del Parma, racconta il suo passato da dirigente della Juventus nell'intervista alla Gazzetta dello Sport, esplicitando anche il legame fortissimo con l'attuale tecnico del Milan.
Allenatore toscano per cui ha voluto spendere parole al miele importanti, circa la stagione 2022-23 alquanto complicata: "Ringrazierò sempre Allegri: nella tempesta non ha mai cercato alibi ed è rimasto vicino al club". Mentre su Andrea Agnelli ha dichiarato: "Un visionario. Quanto realizzato alla Juve è sotto gli occhi di tutti. Se penso alla Next Gen, per esempio, solo la sua lungimiranza ha permesso di far partire, tra lo scetticismo generale, un progetto con costi importanti e incertezze regolamentari”.
Nel riesumare colpi del passato a tinte bianconere poi Cherubini ha raccontato anche dell'arrivo di Yildiz nel 2022: "È l'estate della cessione di De Ligt al Bayern e se i tedeschi non ci avessero portato via a zero un nostro 16enne nel giro delle nazionali, noi non ci saremmo mai permessi di prendere un giovane del Bayern a parametro zero. Il calcio è strano...".
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