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Brolin: "A 28 anni ero stanco di allenarmi. Un aspirapolvere fu la spinta per ritirarmi"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 09:23Serie A
di Alessio Del Lungo

Brolin: "A 28 anni ero stanco di allenarmi. Un aspirapolvere fu la spinta per ritirarmi"

"Il calcio per me è stato un divertimento quando ero un bambino e un lavoro quando sono diventato un po' più grande". Tomas Brolin, ex attaccante svedese che ha vestito la maglia del Parma dal 1990 al 1995, parla così a La Gazzetta dello Sport, sintetizzando il significato che ha avuto questo sport per lui: "Sicuramente è stata un'avventura indimenticabile, perché ho vinto tanto. Nel '94 mi piazzai al quarto posto al Pallone d'Oro, dietro a Stoichkov, Roberto Baggio e Paolo Maldini. Mica male, no?". Perché si è ritirato a 28 anni? "Ero sinceramente stanco di allenarmi tutti i giorni e mi frullavano altri progetti in testa. Sono sempre stato molto curioso. Un uomo si avvicinò a me. Era un personaggio strano: un inventore. Mi propose la sua nuova idea di aspirapolvere. Ne fui letteralmente attratto e con lui aprii un'azienda. Fu la spinta che non mi diede più la voglia di tornare in campo". Qualcuno le sconsigliò di lasciare? "All'epoca mi dicevano tutti che a 28 anni era troppo presto per ritirarsi, ma io rispondevo: 'Dipende da che cosa hai fatto in quei 28 anni'. Io, in carriera avevo fatto parecchio. E la vita è troppo breve per fare cose noiose. Non faccio cose che non mi divertono".