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Baldini atto secondo: diciotto anni dopo si prende la rivincita conquistando la promozione
Diciotto anni dopo Silvio Baldini torna a Palermo e si riprende, in parte, quello che avrebbe potuto conquistare se l’allora presidente Maurizio Zamparini non avesse deciso di esonerarlo a gennaio affidando la panchina a Francesco Guidolin che conquistò la promozione in Serie A al termine di quell’annata.
All’epoca Baldini era un allenatore in ascesa dopo il quadriennio all’Empoli coronato prima dalla promozione in Serie A e poi dalla salvezza. Quell’esonero segnò uno stop nell’ascesa di Baldini che subisce prima l’esonero al Parma e poi quello al Lecce, dove era stato chiamato in corsa. Poi l’avventura al Catania in Serie A, con la squalifica per un mese dopo un calcio nelle terga al collega Mimmo Di Carlo nel corso della sfida contro il Parma. E Poi le dimissioni a marzo. L’anno successivo un sussulto di nuovo sulla panchina dell’Empoli dove però manca la promozione in Serie A, poi un paio d’anni di stop prima di una rapida avventura, appena otto giornate, a Vicenza.
Inizia così un oblio per il tecnico toscano durato ben sei anni prima di tornare ad allenare, senza stipendio, la sua Carrarese dove in quattro stagioni si rilancia mostrando un bel calcio e ottenendo risultati importanti portando la squadra gialloazzurra ai play off seppur senza mai riuscire a conquistare la promozione. Un rilancio coronato con il ritorno a Palermo lo scorso dicembre, dove compie un vero e proprio capolavoro fino alla serata di ieri quando, davanti a 35mila spettatori, può festeggiare quella promozione, anche se allora sarebbe stata in Serie A, che aveva solo accarezzato per sei mesi diciotto anni fa.
All’epoca Baldini era un allenatore in ascesa dopo il quadriennio all’Empoli coronato prima dalla promozione in Serie A e poi dalla salvezza. Quell’esonero segnò uno stop nell’ascesa di Baldini che subisce prima l’esonero al Parma e poi quello al Lecce, dove era stato chiamato in corsa. Poi l’avventura al Catania in Serie A, con la squalifica per un mese dopo un calcio nelle terga al collega Mimmo Di Carlo nel corso della sfida contro il Parma. E Poi le dimissioni a marzo. L’anno successivo un sussulto di nuovo sulla panchina dell’Empoli dove però manca la promozione in Serie A, poi un paio d’anni di stop prima di una rapida avventura, appena otto giornate, a Vicenza.
Inizia così un oblio per il tecnico toscano durato ben sei anni prima di tornare ad allenare, senza stipendio, la sua Carrarese dove in quattro stagioni si rilancia mostrando un bel calcio e ottenendo risultati importanti portando la squadra gialloazzurra ai play off seppur senza mai riuscire a conquistare la promozione. Un rilancio coronato con il ritorno a Palermo lo scorso dicembre, dove compie un vero e proprio capolavoro fino alla serata di ieri quando, davanti a 35mila spettatori, può festeggiare quella promozione, anche se allora sarebbe stata in Serie A, che aveva solo accarezzato per sei mesi diciotto anni fa.
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