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Cittadini in rivolta! Verrà abbattuta la storica chiesa di San Michele Arcangelo a Pretola!
ieri alle 19:41News
di Redazione Perugia24.net
per Perugia24.net
fonte Francesco Gori

Cittadini in rivolta! Verrà abbattuta la storica chiesa di San Michele Arcangelo a Pretola!

C’era una volta e ci sarà fino al 10 maggio, poi a Pretola la chiesa di San Michele Arcangelo scomparirà. Causa questioni burocratiche legate all’utilizzo di parte del terreno demaniale per la costruzione della chiesa per cui viene considerata abusiva e quindi da abbattere. I residenti della frazione di  Pretola sono costretti ad assistere al ventilato e purtroppo programmato abbattimento della struttura che da quasi mezzo secolo ha rappresentato e rappresenta un punto di riferimento di fede e di accoglienza per l’intera comunità parrocchiale e non solo. Si auspicava  che con un po' di buon senso e di ragionevolezza si potrebbe trovare un punto d’incontro, magari spostando la struttura interamente entro il terreno di proprietà della Curia. Si parla infatti di uno stanziamento da parte della Curia perugina di cinquantamila euro, denaro che (magari integrandolo) potrebbe essere utilizzato per una soluzione alternativa. Sembra comunque che sull’abbattimento non si torni indietro. Non vi è a tutt’oggi  alcuna possibilità di dialogo. La scomparsa di questa chiesa sarebbe comunque un punto nero nella storia millenaria di Pretola. “Il nostro motto - afferma il Prof. Giorgio Moschetti - comunque è e resta: No alla demolizione! Sì alla ricercva d una soluzione! Vi è da sottolineare  che per la realizzazione di quel luogo sacro hanno   materialmente collaborato gratuitamente, con l’allora parroco Don Agostino Nardin tantissimi pretolani. Su questa vicenda il 21 novembre del 2023, l’architetto Italo Canonico scrisse una lettera che riportiamo nella sua integrità.

“Eccellenza Reverendissima, nel 1977 Don Agostino Nardin, mi incaricò di progettare uno spazio "edicola" come luogo di preghiera all'aperto, per la comunità di Pretola. Il progetto, con le sistemazioni esterne riguardanti l'area di proprietà della Curia (Foglio 240, P.Ila 120) accoglieva anche le esigenze manifestate dai rappresentanti della Circoscrizione Comunale, ovvero di reperire un parcheggio pubblico oltre che l'allargamento dell'attuale Via Romagna.

Anche l'Associazione Combattenti e Reduci aveva espresso il desiderio, nella persona del Sig. Miccioni Fulvio, di reperire un'area per un Monumento ai Caduti.

Il progetto, Concessione Edilizia n. 2052 del 30/11/1978, prevedeva la realizzazione dell'opera nell'area della Curia denominata "orto del campanaro" (Foglio 240, P.lla

120). L'area, goduta e posseduta da sempre, era di forma regolare a delimitare un rettangolo come si evince dalla planimetria EIRA (Allegato 1).

Don Agostino manifestò, successivamente, il suo desiderio di spazio sacro, richiedendo un nuovo progetto come "cappella per le funzioni all'aperto" (Concessione a Costruire n. 1 del 3/01/1980). L'opera con copertura a cupola, era sostenuta da otto pilastri. In prolungamento, su ogni pilastro, doveva essere realizzata successivamente, una quinta di verde a formare, nel suo insieme, un

"ostensorio".

Nella chiesa di San Nicola, il ritrovamento degli affreschi murali quattrocenteschi nonché le ridotte dimensioni della navata unica, suggerirono ai componenti del consiglio parrocchiale di chiudere abusivamente la cappella, trasformandola in un volume chiuso da vetrate, per meglio assolvere alle funzioni religiose.

Accordi verbali con il Direttore del Demanio, Sig. Trubbianelli, vennero presi tramite l'amico Sig. Dozzini Renato funzionario del Catasto di Perugia, per l'area demaniale occupata in parte dalla nuova cappella. Tali accordi decaddero nel tempo per vicende avvenute con il successore di Don Agostino.

Rendo presenti alcune precisazioni tecniche a quanto realizzato: La Curia ha ceduto terreno ampliando l'attuale Via Romagna. La sede stradale da mt 2.50 di larghezza, è stata portata ad oltre mt 5 e sulla stessa sede è stata realizzata una fognatura comunale.

Gli esistenti parcheggi comunali, antistanti la vecchia Parrocchiale, sono realizzati su parte del terreno della Parrocchia.

La nuova cappella e stata in parte realizzata su terreno demaniale e in parte su quello comunale.

Previo accesso all'Archivio di Stato, lo scrivente ha fotografato le vecchie planimetrie del catasto gregoriano. Il lieve "incavo" che delimita l'orto del campanaro, è stato notevolmente ampliato dalle planimetrie del demanio.

Solo per questo motivo la Cappella si trova in parte sul terreno demaniale. A conclusione di quanto sopra esposto, sentito il parere del Parroco Don Domenico Lucchiari e del Consiglio Pastorale, c'è la disponibilità a togliere le vetrate cosi da riportare la cappella a spazio sacro per funzioni all'aperto.

Quanto sopra esposto possa essere accolto affinché non sia attuata l'Ordinanza di

Demolizione, priva di qualsiasi fondamento di verità.”