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Breda esalta il Pescara: "Baldini abituato a certe imprese ma occhio alla Ternana"
tmwradio
A TUTTA C con Cristiano Cesarini e Lucio Marinucci. Ospite: Roberto Breda (Allenatore)
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Roberto Breda, ex allenatore fra le altrei di Ternana, Ascoli, Pescara e Latina è intervenuto ai microfoni di TMW Radio nel corso della trasmissione A Tutta C.
Si aspettava un Pescara così?
“Per tradizione è una squadra abituata a fare anche campionati più importanti, quindi l’obiettivo era quello. Baldini, poi, è uno che ha nelle corde certe imprese. Vanno dati i meriti anche ai ragazzi perché stanno seguendo a pieno il lavoro dell’allenatore”.
Nonostante un Pescara così resta un girone aperto.
“È un girone molto aperto perché anche la Ternana è una squadra che sta viaggiando forte. Per me loro vogliono rendere il tutto difficile a chi è davanti”.
I biancoblù sono protagonisti di questo percorso nonostante siano una squadra molto giovane.
“Per forza di cose devi avere questo tipo di caratteristiche. Se tu cavalchi l'entusiasmo dei giovani e gli crei un sogno da realizzare ti possono dare tanto”.
Sulla situazione del Perugia?
“Il problema è che quando già dall’inizio ti allontani da certe posizioni poi fai fatica in certe piazze. Questo discorso si può fare anche per l’Ascoli. In questi casi il percorso è in salita”.
Montevago potrebbe arrivare in Serie A?
“La Serie C certe volte è un gran bel trampolino. Lui ha qualità importanti e dipenderà anche dalla sua testa”.
C’è tanta differenza secondo lei tra B e C?
“Se uno guarda alla media dei giocatori in campo c’è un abisso. Se si guardano le squadre che riescono a vincere, invece, non è così marcato. Questo discorso si accentua, poi, se si tratta di squadre con forti identità”.
Ripensando al suo percorso con la Ternana c’è più rammarico per il finale o più soddisfazione per la crescita dei giovani?
“Rammarico è tanto perché bastava veramente un punto. C’è tanta soddisfazione, però, per il percorso dei ragazzi. Se non sbaglio abbiamo fatto il record di utilizzo dei giovani in campo. Potevamo essere davvero un modello e per questo è ancora di più il rammarico. Avere tanti giovani ti porta un entusiasmo e una sfrontataggine che in alcuni casi aiuta”.
Che idea si è fatto invece sul Di Carmine al Trento?
“Io l’ho anche visto dal vivo e mi è piaciuto molto. Ha una voglia di spaccare il mondo che è davvero bella. Lui è un ragazzo che deve essere messo nelle condizioni giuste sia mentalmente che fisicamente. Il Trento gioca bene e lui gli sta dando una grande mano”.
Ascolta nel podcast in calce l'intervento completo di Roberto Breda
Si aspettava un Pescara così?
“Per tradizione è una squadra abituata a fare anche campionati più importanti, quindi l’obiettivo era quello. Baldini, poi, è uno che ha nelle corde certe imprese. Vanno dati i meriti anche ai ragazzi perché stanno seguendo a pieno il lavoro dell’allenatore”.
Nonostante un Pescara così resta un girone aperto.
“È un girone molto aperto perché anche la Ternana è una squadra che sta viaggiando forte. Per me loro vogliono rendere il tutto difficile a chi è davanti”.
I biancoblù sono protagonisti di questo percorso nonostante siano una squadra molto giovane.
“Per forza di cose devi avere questo tipo di caratteristiche. Se tu cavalchi l'entusiasmo dei giovani e gli crei un sogno da realizzare ti possono dare tanto”.
Sulla situazione del Perugia?
“Il problema è che quando già dall’inizio ti allontani da certe posizioni poi fai fatica in certe piazze. Questo discorso si può fare anche per l’Ascoli. In questi casi il percorso è in salita”.
Montevago potrebbe arrivare in Serie A?
“La Serie C certe volte è un gran bel trampolino. Lui ha qualità importanti e dipenderà anche dalla sua testa”.
C’è tanta differenza secondo lei tra B e C?
“Se uno guarda alla media dei giocatori in campo c’è un abisso. Se si guardano le squadre che riescono a vincere, invece, non è così marcato. Questo discorso si accentua, poi, se si tratta di squadre con forti identità”.
Ripensando al suo percorso con la Ternana c’è più rammarico per il finale o più soddisfazione per la crescita dei giovani?
“Rammarico è tanto perché bastava veramente un punto. C’è tanta soddisfazione, però, per il percorso dei ragazzi. Se non sbaglio abbiamo fatto il record di utilizzo dei giovani in campo. Potevamo essere davvero un modello e per questo è ancora di più il rammarico. Avere tanti giovani ti porta un entusiasmo e una sfrontataggine che in alcuni casi aiuta”.
Che idea si è fatto invece sul Di Carmine al Trento?
“Io l’ho anche visto dal vivo e mi è piaciuto molto. Ha una voglia di spaccare il mondo che è davvero bella. Lui è un ragazzo che deve essere messo nelle condizioni giuste sia mentalmente che fisicamente. Il Trento gioca bene e lui gli sta dando una grande mano”.
Ascolta nel podcast in calce l'intervento completo di Roberto Breda
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