
Zazzaroni su Bove: "Le attenzioni della Fiorentina le avrebbe meritate anche dalla Roma"
Il direttore del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni, ha commentato dalle colonne del quotidiano oggi in edicola la partita vinta ieri sera dalla Roma, contro la Fiorentina. Esaltando in particolare un aspetto che riguarda l'allenatore giallorosso, Claudio Ranieri: "Gol di Dovbyk, il diciassettesimo stagionale: Ranieri s’è girato verso la panchina. Non un sorriso, giusto una smorfia" - si legge - ". Un pensiero, forse: ancora tre partite e poi mi godo l’altra vita, quella che avevo scelto prima che la Roma mi chiamasse al capezzale; quella che talvolta non mi basta poiché da mezzo secolo non faccio altro che calcio. I nipoti sì, certo, qualche viaggetto con mia moglie anche, ma senza l’assillo della formazione da tirare giù".
Sempre su Ranieri, il giornalista sottolinea un aspetto a suo dire poco considerato: "A quel gol mi sono detto che non siamo stati in grado di attribuire a Claudio, a questo signore, i meriti che ad altri sono stati - e vengono ancora - riconosciuti. Sento ripetere «la grande esperienza di Ranieri», «Claudio il rasserenatore...». Ma quella che gli ha consentito di ottenere il diciannovesimo risultato utile consecutivo e portare la Roma davanti alla porta del paradiso Champions non è l’esperienza, né il prozac: ma la competenza, sono le conoscenze, è il talento che non ha età. Se non l’hai a trent’anni, non l’hai a settanta".
Nella sua analisi si legge anche una sottolineatura che riguarda Edoardo Bove: "Le righe conclusive le dedico al bellissimo coro dell’Olimpico riservato a Bove, che si è commosso: “Forza Edo, continua a sognare”. I complimenti li rivolgo alla dirigenza della Fiorentina: è stata ed è vicina al ragazzo che avrebbe meritato un’attenzione in più dalla società nella quale è cresciuto e che l’ha lanciato".
Sempre su Ranieri, il giornalista sottolinea un aspetto a suo dire poco considerato: "A quel gol mi sono detto che non siamo stati in grado di attribuire a Claudio, a questo signore, i meriti che ad altri sono stati - e vengono ancora - riconosciuti. Sento ripetere «la grande esperienza di Ranieri», «Claudio il rasserenatore...». Ma quella che gli ha consentito di ottenere il diciannovesimo risultato utile consecutivo e portare la Roma davanti alla porta del paradiso Champions non è l’esperienza, né il prozac: ma la competenza, sono le conoscenze, è il talento che non ha età. Se non l’hai a trent’anni, non l’hai a settanta".
Nella sua analisi si legge anche una sottolineatura che riguarda Edoardo Bove: "Le righe conclusive le dedico al bellissimo coro dell’Olimpico riservato a Bove, che si è commosso: “Forza Edo, continua a sognare”. I complimenti li rivolgo alla dirigenza della Fiorentina: è stata ed è vicina al ragazzo che avrebbe meritato un’attenzione in più dalla società nella quale è cresciuto e che l’ha lanciato".
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