Gerson, troppo lento per la velocità di Roma. Europa andata e ritorno (due volte)

Dieci anni fa, la Roma chiuse un acquisto dal Fluminense. Un giovane gioiellino di nome Gerson, sulle orme dei grandi centrocampisti che hanno vestito la maglia giallorossa. Gente come Emerson, come Falcao, ma anche più prosaicamente Lima o Mancini. La colonia di campioni verdeoro è ampia, tra Aldair e Alisson. Meno meno bene Portaluppi o Fabio Junior, ma anche lo stesso Gerson farà molta fatica. Poiché i giallorossi non hanno la casella da extracomunitario libera, preferiscono tenerlo per altri sei mesi alla Fluminense. Poi ci sarebbe un'opportunità prestito al Frosinone, con il giocatore che però nega il proprio assenso, rimanendo in Brasile.

Forse perché le attese su di lui, dopo avere speso 18,5 milioni, sono alte, ecco che i tifosi giallorossi impiegano davvero poco a capire come ci sia qualcosa che non va. Troppo compassato, su velocità brasiliane. Forse non inservibile, ma decisamente non da campionato di alto livello, da una squadra come la Roma che vuole essere protagonista in tutte le competizioni.

Così da lì prima finisce alla Fiorentina, che non lo riscatta. Poi viene ceduto definitivamente al Flamengo per 13 milioni. Una stagione ottima, la chiamata dell'Olympique Marsiglia per 20, due stagioni e nuovamente il ritorno in Brasile. Però figura tra i preselezionati di Carlo Ancelotti. Oggi Gerson compie 28 anni.