
La Roma prima di tutto: Ranieri e Gasperini spiegano i no a Nazionale e Juventus
“Rispetto l’Italia, ma io sono della Roma”. Poche parole, piuttosto secche e all’apparenza anche infastidite, per spiegare il “no” alla FIGC e alla panchina della Nazionale, dopo l'esonero di Luciano Spalletti. Così Claudio Ranieri, presente in conferenza stampa al fianco di Gian Piero Gasperini, è tornato sul rifiuto opposto al presidente federale Gabriele Gravina: “Si è detto tanto, tenetevi quello che si è detto. Io non aggiungo altro”.
Da parte sua, anche Gasperini ha confermato di aver rimandato al mittente una corteggiatrice. Non una qualunque, per lui che ha iniziato la sua carriera di allenatore nelle giovanili bianconere, ma proprio la Juventus: “Contattato? Sì, ma ho sempre pensato che la Roma fosse la strada giusta per me, per quello che volessi fare”.
Prima la Roma. È il messaggio che arriva, all’unisono, dai due signori della panchina. Li separano dei anni di distanza (67 Gasperini, 73 Ranieri) e i rispettivi ruoli: il tecnico testaccino, da questa stagione, svestirà i panni di allenatore per indossare quelli di senior advisor dei Friedkin. La panchina la eredità proprio Gasp, convinto dal progetto e forse anche dal fatto che la chiamata bianconera sia arrivata in ritardo e con modalità discutibili.
La conferenza stampa di Gasperini.
Da parte sua, anche Gasperini ha confermato di aver rimandato al mittente una corteggiatrice. Non una qualunque, per lui che ha iniziato la sua carriera di allenatore nelle giovanili bianconere, ma proprio la Juventus: “Contattato? Sì, ma ho sempre pensato che la Roma fosse la strada giusta per me, per quello che volessi fare”.
Prima la Roma. È il messaggio che arriva, all’unisono, dai due signori della panchina. Li separano dei anni di distanza (67 Gasperini, 73 Ranieri) e i rispettivi ruoli: il tecnico testaccino, da questa stagione, svestirà i panni di allenatore per indossare quelli di senior advisor dei Friedkin. La panchina la eredità proprio Gasp, convinto dal progetto e forse anche dal fatto che la chiamata bianconera sia arrivata in ritardo e con modalità discutibili.
La conferenza stampa di Gasperini.
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