
Argentina, il punto sulle scelte di Scaloni in vista del Mondiale: ancora pochi posti a disposizione
La Nacion oggi fa il punto sulle convocazioni del ct Scaloni in vista del prossimo Mondiale, offrendo una panoramica su quelle che saranno le scelte che comporranno la rosa dell'Argentina campione in carica: questo venerdì contro il Venezuela (Hard Rock Stadium) e il lunedì successivo contro Porto Rico (Soldier Field di Chicago), la Seleccion giocherà due delle ultime amichevoli prima del Mondiale. E sebbene il nucleo della rosa sia solido, alcuni giocatori cercano ancora di assicurarsi un posto per la rassegna del 2026.
"Per noi non esistono amichevoli, i giocatori si giocano moltissimo", ha tuonato l'allenatore con la serietà che contraddistingue il suo operato. In difesa, Scaloni sembra avere definite le sue due coppie di centrali: Cuti Romero è inamovibile, mentre Lisandro Martínez, prima del suo infortunio ai legamenti, era considerato in vantaggio su Nicolás Otamendi. Sul 37enne Otamendi era sorto il dubbio legato all'età, ma tutto fa pensare che, come Lionel Messi, si congederà dalla Nazionale dopo il Mondiale. La quarta alternativa è Leonardo Balerdi, che ha giocato poco ma è stato una presenza costante nelle convocazioni. Resta dunque un posto per completare il gruppo dei cinque difensori centrali che andranno al Mondiale. Questo slot sembrava destinato a Facundo Medina, in un buon momento di forma con l'Olympique Marsiglia e capace, come Lisandro Martínez, di giocare sia come centrale che come stopper o terzino. Tuttavia, problemi fisici lo hanno escluso dalle ultime chiamate e la sua riconferma è in bilico. Juan Foyth, un veterano del ciclo, è stato considerato più come terzino. In questa tournée, avranno l'occasione di mettersi in mostra Marcos Senesi, centrale mancino del Bournemouth in Premier League, e Lautaro Rivero, giovane 21enne del River Plate, reduce da una buona esperienza al Central Córdoba.
Il centrocampo campione del mondo si è distinto per la dinamicità e versatilità dei suoi interpreti: De Paul, Enzo Fernández e Mac Allister. Fatta eccezione per il debutto contro l'Arabia Saudita (dove giocò Paredes), l'Argentina ha disputato il Mondiale senza un classico mediano difensivo. Guido Rodríguez è stata l'alternativa, ma ha sommato solo 57 minuti da titolare contro il Messico. In seguito, sono stati convocati Enzo Barrenechea (Benfica) e Máximo Perrone (Como), oltre a Equi Fernández e Alan Varela, senza che nessuno si sia definitivamente imposto. In questa occasione, chi potrebbe iniziare a farsi valere è Aníbal Moreno del Palmeiras, cresciuto nelle giovanili dell'AFA e alla sua prima esperienza con la Selección Mayor.
E proprio un compagno di Moreno in Brasile è un altro calciatore che Scaloni proverà. José Manuel López, protagonista assoluto nel match di Copa Libertadores contro il River Plate: era stato convocato per le precedenti sfide contro Venezuela ed Ecuador, ma è rimasto fuori dai giochi in entrambi gli incontri. Si tratta di un attaccante con un profilo diverso da Julián Álvarez e Lautaro Martínez: alto 1,90, eccelle nel gioco aereo in entrambe le aree, una risorsa preziosa per le partite più combattute del Mondiale, dove i calci piazzati possono risultare decisivi. Prima di lui, avevano avuto la loro chance Valentín Castellanos (ha debuttato contro il Cile nel 2024) e Santiago Castro (ex Vélez), convocato per le qualificazioni contro Uruguay e Brasile, ma senza riuscire a giocare.
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