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tmw / roma / Il Due di Piccari
Leao al Max, Inter forte messaggio. Tudor peggio di Motta. Fiorentina punita dalla TV, Napoli poco calcioTUTTO mercato WEB
Oggi alle 09:11Il Due di Piccari
di Marco Piccari

Leao al Max, Inter forte messaggio. Tudor peggio di Motta. Fiorentina punita dalla TV, Napoli poco calcio

Come tutte le settimane torna la rubrica del direttore di Tmwradio Marco Piccari, che affronta i temi principali della settima giornata di serie A. Due di Cuori Il primo cuore di giornata va tutto a Leao. Contro la Fiorentina segna una doppietta e lancia il Milan in vetta alla classifica in solitaria. Il portoghese è sempre stato dentro la partita: massima concentrazione, grande attenzione e freddezza nel calciare il rigore nel finale. Questo è il Leao al massimo, quello che tutti vorremmo vedere sempre. Ed è proprio questo a far arrabbiare: il potenziale c'è, ma manca la continuità. Allegri pensaci tu. Il secondo cuore va al Como. La squadra di Fabregas batte la Juve mostrando organizzazione e qualità: tutto ciò che è mancato agli avversari. Il Como pressa, fa girare il pallone, si difende con ordine e gestisce con sicurezza. Il palleggio è superiore e consapevole. Si nota il lavoro quotidiano e la ricerca continua dell’idea. A illuminare tutto ci ha pensato Nico Paz, con un assist e un gol d’autore. Il ragazzo dipinge con i piedi. A Madrid staranno sorridendo: presto avranno un grande numero 10. Intanto il Como, per investimenti e qualità espressa, deve puntare alla zona Champions. L’occasione è concreta. Nel big match tra Roma e Inter, il cuore va ai nerazzurri di Chivu. La Roma ha giocato una buona ripresa, ma il segnale forte lo ha mandato l’Inter. I nerazzurri stanno evolvendo il proprio gioco senza rinnegare il passato: la squadra è più propositiva, in alcuni momenti ha occupato la metà campo avversaria con 7-8 giocatori, gioca in verticale e fa circolare il pallone con maggiore velocità. Gli innesti, come Bonny, si inseriscono con naturalezza. L’impronta di Chivu è evidente: la squadra appare più fresca e, quando serve, sa anche gestire con autorevolezza. L’abbraccio finale tra squadra e tecnico è il simbolo dell’unità del gruppo. Un chiaro messaggio scudetto è arrivato dall’Inter. Due di Picche Il Leao al Max, Inter forte messaggio. Tudor peggio di Motta. Fiorentina punita dalla TV, Napoli poco calcio., come avevo anticipato a Maracanà venerdì, affrontava una partita insidiosa. E così è stato. Il Torino ha vinto con merito, ma ciò che sorprende è la pochezza del Napoli. Le assenze non giustificano la sconfitta né il poco calcio espresso. Guardando le formazioni, quella del Napoli resta superiore a quella granata. Niente alibi, nemmeno per Conte, che deve trovare soluzioni concrete. Basta nascondersi dietro le valutazioni di mercato. La stagione è più complessa, soprattutto per l’impegno in Champions: questo è il vero banco di prova. Male anche Tudor. Dice che "a tratti si sono viste cose interessanti", ma sinceramente quei tratti non si sono visti. A parte qualche fiammata di Yildiz e Conceição e pochi inserimenti di Thuram, il vuoto. David è stato nullo, e Vlahovic, una volta entrato, non ha inciso. Il continuo turnover in attacco ha danneggiato tutti. La realtà è che questa Juve è peggio di quella di Motta. L’appartenenza non basta. Tudor è in bilico: il suo futuro dopo 7 giornate sembra già scritto. Una Nota stonata arriva anche dalla Roma, o meglio da Dovbyk, che si divora un gol più facile da segnare che da sbagliare. Il problema dei giallorossi è l’attacco: la squadra è solida, i principi del Gasp si vedono, ma davanti si segna troppo poco. Sette gol in sette partite sono un bottino misero. A questo ritmo, la zona Champions diventa difficile da prendere. Gasperini dovrà trovare una soluzione, ma il rebus è complesso. Ferguson e Dovbyk, al momento, non fanno un buon attaccante neanche in due. Chiudo con il rigore concesso al Milan. Non amo parlare di arbitri e, in genere, accetto gli errori, ma ormai siamo alla deriva. Troppe decisioni incomprensibili. Il rigore subito dalla Fiorentina non appartiene al calcio. Così si incentiva la simulazione. Qualcuno dovrebbe spiegare dov’era il "chiaro ed evidente errore" che ha portato il VAR a richiamare l’arbitro per una lieve toccatina su Gimenez, che Marinelli non aveva sanzionato. Senza parlare della sceneggiata dell’attaccante del Milan che è sembrato investito da un meteorite. Il calcio è sempre più televisivo, ma così si toglie credibilità a questo sport. Jolly Due i jolly vincenti di giornata. Il primo è Simeone, decisivo contro il Napoli con il gol partita. La dura legge dell’ex colpisce ancora, ma con grande rispetto per gli avversari. Le sue parole – "Se indosso la maglia del Toro, la difendo fino alla fine" – scaldano il cuore dei tifosi granata. Il secondo jolly lo pesca l’Inter con Bonny. Il suo gol contro la Roma vale tre punti pesanti. In un’unica giocata, l’ex Parma unisce la velocità e il controllo di Thuram con la freddezza di Lautaro. Un attaccante di alta qualità.