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Moggi applaude il Milan: "È una delle favorite per lo scudetto. Allegri è il migliore"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
Oggi alle 13:38Serie A
di Niccolò Righi

Moggi applaude il Milan: "È una delle favorite per lo scudetto. Allegri è il migliore"

All'interno dell'edizione odierna di Libero è possibile leggere un editoriale a firma dell'ex dirigente Luciano Moggi. Queste le sue parole riguardo all'avvio di stagione: "Il Milan entra di diritto nel novero delle favorite per lo scudetto dopo aver battuto il Napoli 2-1 a San Siro. Riteniamo che al suo interno abbia ottime individualità: c’era bisogno di un gestore che coordinasse le caratteristiche dei singoli ed è arrivato Allegri, che è il migliore. Con lui sono arrivati anche Rabiot e Modric ad equilibrare i reparti. Ovviamente la vittoria del Milan va interpretata mettendo in rilievo le assenze del Napoli, che hanno costretto Conte a reinventare la difesa, addirittura facendo esordire Marianucci. Ci sembra quindi logico concedere al Napoli le attenuanti del caso". Poi sulla Roma, Moggi aggiunge: "Con 4 vittorie in cinque partite i giallorossi sono in testa insieme a Milan e Napoli. Però la Roma non gode di grande credibilità, nonostante l’ottima classifica, anche perché spesso alcune grandi parate di Svilar sono servite a nascondere i difetti congeniti della squadra". Sulla crisi della Fiorentina: "Pioli è già a rischio: si parla infatti di un ritorno di Palladino dopo cinque giornate senza vittorie". Infine, su Inter e Juventus: "Il cambio di allenatore, da Inzaghi a Chivu, ha portato delle novità: maggiore ricerca di verticalità e aggressione dell’avversario. L’Inter resta comunque una pretendente allo scudetto. Dopo l’1-1 di Verona, altro pareggio sofferto per la Juventus, che contro l’Atalanta di Juric fa 1-1. Una squadra difficile da decifrare, quella bianconera: nella stessa partita ha avuto momenti di grande aggressione, buona verticalità ma poco senso pratico quando si è trattato di gestire e di muoversi con intelligenza per piazzare il colpo decisivo. D’altra parte non si può sempre sperare nei miracoli di Vlahovic quando entra dalla panca o di Adzic con tiri da 40 metri".