"Inusuale finire con due centrocampisti in attacco". Gasperini e la risposta sulla zona di comfort

In conferenza stampa, il tecnico della Roma Gian Piero Gasperini ha parlato del Lille, secondo avversario del percorso di Europa League, tornando anche sul ragionamento fatto nel recente passato sull'uscire dalla zona di comfort: Dopo il Verona ha accennato alla fatica della squadra. In vista di domani com'è la situazione? "La fatica non è solo fisica. Penso alle motivazioni, sulle difficoltà dell'uscire da partite come il derby o la prima di Europa League. Il Verona aveva una reattività superiore alla nostra, anche se forse l'aver segnato subito può aver condizionato. Non ho mai pensato ci fossero dei problemi fisici però. Il problema è il riuscire a rientrare nella gara ogni volta, al pensare alla partita successiva. Dobbiamo acquisire delle abitudini, nel calcio giochi oramai una partita ogni 3 giorni per 11 mesi all'anno. Questo deve diventare la normalità e non più qualcosa di eccezionale". Come sta andando il suo tentativo di uscire dalla zona di comfort? "Per zona di comfort intendo abitudini e consuetudini che acquisisci negli anni. Poi a volte ti trovi nella condizione di dover cercare qualcosa di diverso. Per me per esempio non è usuale finire la partita con due centrocampisti messi come attaccanti come nel derby o a Nizza. Ma sono in una situazione che mi costringe a farlo e quindi mi devo abituare anche a questo".