La qualificazione passa dal Milan: battere i rossoneri significa Europa

La sconfitta contro l’Atalanta ha complicato notevolmente i piani della Roma, che ora non ha più nelle proprie mani la qualificazione in Champions League. A tre giornate dal termine, infatti, i giallorossi erano riusciti a tornare al quarto posto e tre vittorie nelle ultime tre partite le avrebbero permesso di tornare a giocare la massima competizione europea dopo sette anni. La matematica, però, ancora non condanna i giallorossi, che dovranno restare concentrati anche nelle ultime due partite che mancano alla fine della stagione. La vittoria della Coppa Italia da parte del Bologna, infatti, aggiunge un'ulteriore variabile alla lotta europee: già certi di partecipare alla prossima Europa League, il piazzamento in campionato dei felsinei influenzerebbe anche quello delle altre squadre.

SCONFITTA NON CONTEMPLATA – In particolare, la sfida di domenica contro il Milan sarà fondamentale per capire se la Roma giocherà in Europa e in quale competizione. I rossoneri vengono da una stagione deludente e, dopo la sconfitta di mercoledì, hanno bisogno di vincere le ultime due partite e sperare in qualche passo falso delle avversarie per ottenere la qualificazione a una competizione europea. Per i giallorossi, una sconfitta potrebbe compromettere la grande rimonta fatta con Ranieri, visto che i rossoneri, attualmente ottavi, si trovano a tre punti dai capitolini sesti, che perdendo non solo direbbero addio al quarto posto, ma rischierebbero di non giocare in Europa. Qualora la squadra di Ranieri non dovesse riuscire a vincere contro il Torino e i rossoneri dovessero fare bottino pieno con il Monza all’ultima giornata, le probabilità di non giocare l’Europa sarebbero molto alte.

VITTORIA ED EUROPA – Vincere contro il Milan, di contro, permetterebbe alla Roma di avere la certezza di giocare una competizione europea il prossimo anno. Con una sola partita rimasta, infatti, i rossoneri resterebbero a 60 punti e sarebbero estromessi dalla corsa per il sesto posto, che nel migliore dei casi sarà occupato dalla Lazio (qualora dovesse perdere contro l’Inter) a 64. La prossima giornata, infatti, mette contro anche Fiorentina e Bologna, motivo per cui, indipendentemente dal risultato, una vittoria porterebbe alla matematica qualificazione. Con la sicurezza di arrivare almeno settimi, la competizione che giocherà la Roma dipenderà da come si incastreranno i risultati delle varie concorrenti sia nella prossima che nell’ultima giornata: qualora la Juventus (che ospiterà l'Udinese e poi sarà attesa dal Venezia in piena corsa salvezza) e la Lazio (che affronterà prima l’Inter in lotta per lo scudetto e poi il Lecce terzultimo) dovessero lasciare qualche punto per strada, la Champions potrebbe essere raggiungibile. Se così non fosse, però, tutto dipenderà dal piazzamento del Bologna: se i rossoblu dovessero arrivare quinti o sesti, andrebbero in Europa League con la squadra che occupa l’altro posto; se invece dovesse chiudere il campionato posizionandosi fuori dalle prime sei (eventualità possibile già dalla prossima giornata, qualora dovesse perdere a Firenze), “ruberà” il posto alla sesta classificata, che andrà a giocare la Conference League. I giallorossi dovranno quindi dimostrare che la partita di Bergamo è stata una macchia nel percorso in crescendo fatto fino a ora, e, conquistare il traguardo all'Olimpico, nell'ultima gara di Ranieri, sarebbe il regalo di addio perfetto per il mister e il coronamento di una rimonta difficilmente pronosticabile dopo l'inizio di stagione horror. 

Le probabili formazioni di Roma-Milan, domenica alle ore 20:45 
ROMA (3-5-2): Svilar; Celik, Mancini, Ndicka; Soulé, Cristante, Koné, Pisilli, Angelino; Shomurodov, Dovbyk
A disp.: Gollini, De Marzi, Nelsson, Abdulhamid, Rensch, Hummels, Salah-Eddine, Paredes, Gourna-Douath, Saelemaekers, Baldanzi, El Shaarawy.
All.: Claudio Ranieri.
Diffidati: Paredes, Pellegrini.
Squalificati: -
In dubbio: -
Indisponibili: Pellegrini (lesione del tendine del retto femorale della coscia destra), Marin (lesione al legamento peroneo astragalico anteriore e una lesione subtotale della sindesmosi peroneo tibiale della caviglia sinistra), Dybala (lesione al tendine semitendinoso della coscia sinistra)