
Servono 90 milioni entro giugno: le strade alternative alla cessione dei big
Plusvalenze e Fair Play Finanziario, figli del calcio moderno. Risultati sportivi e finanziari che si intrecciano, nel segno della sostenibilità. La Roma continua a convivere con i conti, cercando di mantenere alta la competitività della squadra.
90 MILIONI - Come scrive La Gazzetta dello Sport, vanno trovati 90 milioni di euro e i giallorossi al momento non hanno vie di fuga. Nel 2022, i Friedkin hanno siglato un settlement agreement con Nyon, cioè un accordo che imponeva un percorso di rientro e un set di sanzioni intermedie. Fino ad ora ci sono state soltanto multe, ma, nulla di grave. Alla fine di questo triennio, però, la Roma dovrà registrare una perdita entro i 60 milioni. I giallorossi sono riusciti a ridurre di molto il passivo, ma a fine anno dovrà rientrare entro appunto quota 60. In totale, però, ci sono circa 90 milioni da recuperare e dovranno arrivare soprattutto dalle cessioni: gli indiziati principali sono, come sempre, Ndicka. Koné e Soulé.
ALTRE ENTRATE - Qualcosa potrebbe arrivare anche dal nuovo sponsor, dai risparmi sui costi e dai risultati sportivi. Se la squadra di Gasperini riuscisse a piazzarsi meglio dello scorso anno, ad esempio, otterrebbe un tesoretto in grado di ridurre l'apporto del player trading. Le somme si tireranno a giugno. Piccola nota a margine ma scontata: nonostante i Friedkin abbiano investito oltre un miliardo nella Roma, questi soldi non vengono calcolati poiché il Fair Play si basa solo su ricavi e costi prodotti dalla società. Ma questo ormai lo sanno anche i muri.





