Svilar: "L'impatto di Gasperini è stato positivo. Sarò sempre grato a De Rossi"
In occasione del Gran Galà del Calcio, ha parlato il portiere giallorosso Mile Svilar ai microfoni di Sky Sport:
Il 2025 è l’anno che ti ha regalato più emozioni? Sei il migliore in questo momento.
“È nato mio figlio, è stata la più grande emozione. Dopo sì, calcisticamente è stato un anno per me da sogno perché ho avuto dei momenti difficili dove giocavo poco, la gente si aspetta meno da me quando ero più giovane. Alla fine, il lavoro ha pagato”.
Si sogna anche a Roma nonostante la sconfitta di ieri? L’impatto di Gasperini?
“L’impatto è stato positivo e si vede dai risultato, per vincere le partite come quella contro il Napoli dobbiamo fare un po’ di più, ma siamo lì. Siamo molto vicini agli altri, a un punto ed è un campionato molto aperto e lungo. Dobbiamo continuare a fare quello che stiamo facendo, stiamo migliorando partita dopo partita”.
Ti aspettavi un 2025 così da parte della Roma?
“Era difficile prevedere questo, abbiamo avuto momenti di buio e ci siamo rialzati tutti insieme. Sono molto felice e orgoglioso di far parte della Roma e di quella città meravigliosa”.
Da 1 a 100, questi allenamenti di Gasperini quanto sono tosti?
“Onestamente, vi dico che ho lo stesso allenatore dei portieri (ride, ndr). Quando vedo le facce negli spogliatoi devo dire che non le avevo mai viste così prima (ride, ndr)”.
Ti sei arrabbiato sul gol di Neres perché il pallone ti è passato sotto l’ascella sinistra oppure perché ti è arrivato addosso solo su azione di contropiede?
“No, io provo sempre a guardare a me stesso, poi con la squadra analizzeremo insieme dove abbiamo sbagliato. Quando sono uscito ero convinto di prenderla al 100%, ma purtroppo ha trovato un piccolo spazio e ha segnato”.
Quanto sei contento che De Rossi sia tornato ad allenare in Serie A?
“Per me è una cosa inspiegabile quando si parla di De Rossi perché non posso parlare troppo di allenatori del passato, però per me è stato l’allenatore più importante perché mi ha dato un’opportunità che tanti prima, anche per colpa mia, non mi hanno dato. Gli sarò sempre grato, prima di essere un grande allenatore è un grandissimo uomo”.






