La Roma vince lo scontro stilistico, ma soprattutto il primo scontro-Champions
Fin dai primi minuti, si è visto come Roma-Como fosse uno scontro tra due forze diametralmente opposte: il fraseggio dal basso dei lariani contro la verticalità giallorossa, il tentativo di controllo del ritmo degli ospiti contro quello di accelerarlo dei padroni di casa. Un confronto stilistico non però fine a se stesso, perché Roma-Como era un vero e proprio scontro-Champions, con possibile vista sui piani più alti della classifica dopo i risultati del weekend.
A spuntarla è stata una Roma capace di accettare il confronto con tutte quelle che potevano essere le sue criticità, senza necessariamente speculare sui possibili difetti degli avversari, ma spingendo sulle proprie capacità per venire fuori alla distanza, colpendo al momento giusto. Se contro il Cagliari, al termine di una settimana senza gare europee, la mancanza di intensità era stata la chiave - in negativo - di un’inaspettata caduta -, la capacità di rimanere dentro la partita in ognuno dei novanta minuti ha fatto la differenza, a quattro giorni da un’altra prestazione convincente - ma contro un avversario ben inferiore - a Glasgow.
Per vincere questa partita non serviva essere spettacolari come nel primo tempo di Celtic Park, ma serviva un’attenzione individuale e collettiva che ha fatto sì che, per esempio, elementi lasciati in naftalina come Rensch potessero tornare a essere utili: è questa una delle qualità di Gasperini, che, evidentemente, sa perfettamente quanto ognuno può dare in ogni momento delle gare e della stagione, senza necessariamente lasciare indietro nessuno, anche perché con le tre competizioni è fondamentale avere una rosa il più lunga possibile, difetto principe di questi ultimi anni.
In una settimana - lunga - la Roma si è ampiamente rimessa in carreggiata per entrare nelle prime otto in Europa League e ha dato un importante segnale per la lotta Champions League. Il viaggio di sabato allo Juventus Stadium è uno di quegli appuntamenti che definiscono una stagione ancora più dell’importante appuntamento di questo Monday Night che poteva essere una trappola e che invece si è rivelato un trampolino: quanto conti atterrare bene da questo salto che la Roma ha spiccato è una cosa che non ha assolutamente bisogno di spiegazioni.






