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PSG pigliatutto, ma le figurine a volte non bastano. E il fair-play finanziario va a farsi benedireTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
mercoledì 23 giugno 2021, 18:30Il corsivo
di Michele Pavese

PSG pigliatutto, ma le figurine a volte non bastano. E il fair-play finanziario va a farsi benedire

A pochi giorni dalla fine di una stagione avarissima di soddisfazioni, Nasser Al-Khelaifi aveva annunciato che avrebbe destinato un budget importante per il mercato del suo Paris Saint-Germain. Si è parlato di circa 180 milioni, frutto per la maggior parte delle cessioni dei tanti esuberi nella rosa a disposizione di Mauricio Pochettino. La realtà, come spesso accade, è diversa dalle "chiacchiere" di mercato: mentre si cercano acquirenti per i vari Paredes, Rafinha, Herrera, Draxler e Icardi, senza peraltro avere la sicurezza che qualcuno possa aiutare il PSG a "liberarsene", Leonardo ha già assestato due colpi di grande spessore e si prepara a metterne a segno altri due: a Parigi, infatti, sbarcheranno - dopo l'Europeo, da svincolati - Georginio Wijnaldum e Gianluigi Donnarumma, mentre sembrano praticamente chiuse le trattative per Sergio Ramos (altro parametro zero) e Achraf Hakimi. Una spesa totale, ingaggi (al netto) compresi, di circa 120 milioni di euro, a cui si somma il rinnovo faraonico di Neymar jr., che percepirà uno stipendio di 36 milioni. Aspettando magari un ultimo grande colpo, che potrebbe essere Cristiano Ronaldo qualora Kylian Mbappé decida davvero di chiudere la sua avventura all'ombra della Tour Eiffel.

I soldi aiutano, la UEFA di più - Basterà stavolta per conquistare l'agognata Champions League? Il campo sarà il giudice supremo, anche perché capita spesso che a portare i risultati non siano le "figurine" ma la lungimiranza e le idee.

E il PSG non sembra averne molte; al contrario, è pieno di soldi e continua a spenderli in barba al fair-play finanziario e a un calcio messo in ginocchio dalla pandemia. È evidente che nessuno, Manchester City a parte, disponga di risorse illimitate come i francesi, ma le società dovrebbero essere chiamate a rispettare quei famosi parametri e paletti che in passato sono costati caro a molti club, per molto meno. Nulla di strano, però, se pensiamo che la UEFA e BeIn Sports hanno da poco rinnovato l’accordo per i diritti tv in Medio Oriente e per il Nord Africa per circa 500 milioni di euro. BeIn Sports che, ricordiamo, fa parte di BeIn Media Group, società proprio di Al-Khelaifi, ovvero il nuovo presidente dell’ECA e braccio destro di Aleksander Ceferin. Il cerchio si chiude, ma così è troppo facile.