PSG pigliatutto, ma le figurine a volte non bastano. E il fair-play finanziario va a farsi benedire
I soldi aiutano, la UEFA di più - Basterà stavolta per conquistare l'agognata Champions League? Il campo sarà il giudice supremo, anche perché capita spesso che a portare i risultati non siano le "figurine" ma la lungimiranza e le idee.
E il PSG non sembra averne molte; al contrario, è pieno di soldi e continua a spenderli in barba al fair-play finanziario e a un calcio messo in ginocchio dalla pandemia. È evidente che nessuno, Manchester City a parte, disponga di risorse illimitate come i francesi, ma le società dovrebbero essere chiamate a rispettare quei famosi parametri e paletti che in passato sono costati caro a molti club, per molto meno. Nulla di strano, però, se pensiamo che la UEFA e BeIn Sports hanno da poco rinnovato l’accordo per i diritti tv in Medio Oriente e per il Nord Africa per circa 500 milioni di euro. BeIn Sports che, ricordiamo, fa parte di BeIn Media Group, società proprio di Al-Khelaifi, ovvero il nuovo presidente dell’ECA e braccio destro di Aleksander Ceferin. Il cerchio si chiude, ma così è troppo facile.