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Boniek: "Rimpianti? Rigiocherei Roma-Lecce del 1986, poteva essere uno scudetto storico"
Zbigniew Boniek, vicepresidente UEFA, fa il check up sulla salute della sua Polonia ai microfoni di As: "Siamo lontani dai campionati e dai club potenti. Con un budget di 30-35 milioni non puoi avere squadre molto forti, per questo si punta molto sui giovani. Se giocatori come Lewandowski fossero rimasti in Polonia il campionato potrebbe essere più competitivo. Ma ciò non è possibile". Sulla sua Juventus, in cui ha giocato dal 1982 al 1985: "Era una squadra fantastica fatta di grandi giocatori grazie all'avvocato Agnelli.
Nel mio periodo siamo stati senza dubbio la squadra più forte al mondo. Non eravamo bravi solo in campo, ma anche fuori. Eravamo ragazzi intelligenti, molti adesso sono in posizioni alte, come lo è stato Platini, io o il presidente della Lazio (Zoff)".
Rimpianti?
"Non aver giocato la semifinale dei Mondiali 1982 contro l'Italia per squalifica. E l'ultima partita di campionato 1985/86, Roma-Lecce. Avremmo potuto vincere lo scudetto, sarebbe stato storico".
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