
TMW - Roma, Mourinho verso l'uscita a fine anno? I rapporti con la dirigenza sono tiepidi
Il rapporto fra la proprietà americana e José Mourinho non è più idilliaco. È una situazione che si protrae già da giugno scorso, quando il tecnico avrebbe voluto il rinnovo - mai arrivato - e i dirigenti, con Dan Friedkin in prima fila, hanno ripetuto quella che era una premessa fondamentale, sin dall'arrivo del tecnico portoghese: il progetto è triennale e, come tale, tutti quanti sono in scadenza. Dai dirigenti, Tiago Pinto in primis, all'allenatore. Ed è così che bisogna leggere le frizioni degli ultimi mesi, sfociate poi nella foto con il nuovo centravanti della Roma a inizio agosto. Centravanti che non c'era - poi sono arrivati Azmoun e Lukaku, pur con ritardo - ma che era un messaggio abbastanza chiaro del momento interno allo spogliatoio.
La realtà è che ora i rapporti non sono tesi, ma nemmeno ottimi. Sono tiepidi, ben sapendo che i Friedkin sono quasi sempre impenetrabili nel loro modo di comunicare. Sia all'esterno che all'interno. La sensazione che si respira a Roma è che Mourinho sia arrivato all'ultimo anno, a meno che non riesca a vincere qualcosa - Europa League in primis - e soprattutto arrivare in Champions League. L'obiettivo, per vari motivi, è quello di raggiungere il quarto posto per giocare la prossima edizione della coppa dalle grandi orecchie. È possibile? Con Lukaku e Dybala, almeno sulla carta, sì. Per quanto visto in questa prima parte di Serie A è molto più difficile.
Quindi è molto probabile che il progetto triennale, per quanto riguarda l'allenatore, appare difficilmente prolungabile. Situazione diversa con i dirigenti, perché il club è felice dell'apporto di Tiago Pinto. Ma, anche qui, il modo di comunicare soddisfazione non è teatrale, tutt'altro.
La realtà è che ora i rapporti non sono tesi, ma nemmeno ottimi. Sono tiepidi, ben sapendo che i Friedkin sono quasi sempre impenetrabili nel loro modo di comunicare. Sia all'esterno che all'interno. La sensazione che si respira a Roma è che Mourinho sia arrivato all'ultimo anno, a meno che non riesca a vincere qualcosa - Europa League in primis - e soprattutto arrivare in Champions League. L'obiettivo, per vari motivi, è quello di raggiungere il quarto posto per giocare la prossima edizione della coppa dalle grandi orecchie. È possibile? Con Lukaku e Dybala, almeno sulla carta, sì. Per quanto visto in questa prima parte di Serie A è molto più difficile.
Quindi è molto probabile che il progetto triennale, per quanto riguarda l'allenatore, appare difficilmente prolungabile. Situazione diversa con i dirigenti, perché il club è felice dell'apporto di Tiago Pinto. Ma, anche qui, il modo di comunicare soddisfazione non è teatrale, tutt'altro.
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