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Perinetti: "Il caso Salernitana fa male a tutto il sistema. Faggiano e tifosi, c'è tutto per risalire"TUTTO mercato WEB
© foto di FEDERICO SERRA
ieri alle 22:34Serie C
di Luca Esposito

Perinetti: "Il caso Salernitana fa male a tutto il sistema. Faggiano e tifosi, c'è tutto per risalire"

"Chi più di me può conoscere un dirigente come Daniele Faggiano. Abbiamo iniziato a collaborare dai tempi del Siena, lui era giovane ma ha dimostrato da subito di essere una persona in gamba, seria e capace. La Salernitana non poteva ripartire meglio, credo che stavolta la scelta sia stata azzeccata. L'unica cosa che mi sento di dire alla proprietà granata è di lasciarlo lavorare in piena autonomia. Se ti sei affidato a lui devi dare carta bianca. Non dico che con i predecessori le cose siano andate diversamente, ma i risultati non sono stati positivi e qualcuno avrà delle responsabilità. Gli auguro il meglio". Così il direttore sportivo Giorgio Perinetti in esclusiva a TuttoSalernitana dopo la firma di Daniele Faggiano, nuovo ds granata che ha sancito nei giorni scorsi un accordo biennale. A Perinetti chiediamo se sia giusto lasciar partire proprio tutti i giocatori che sono reduci dall'ultimo campionato di B, in particolare capitan Ferrari: "Io credo che bisogna fidarsi del ds anche in questo caso. Faggiano è una persona competente, non trascura alcun dettaglio e farà tutto quello che è nelle sue possibilità per rinforzare la rosa. Se l'anno scorso c'è stata una retrocessione è evidente che ripartire da zero possa essere un modo per ritrovare serenità. Se individuerà giocatori pronti a calarsi nella realtà della categoria, fosse anche nel girone B come richiesto dal club per motivi di ordine pubblico, non avrà problemi a proporre un accordo. Poi non so nello specifico se lo stipendio di Ferrari rientri nei parametri. Certo, è un giocatore esperto e valido".

Si chiede poi se non sia azzardato puntare su Raffaele: "Sicuramente a volte si può patire il passaggio dall'ambiente sereno alla grande piazza come Salerno, ma se un allenatore è bravo può dimostrarlo in qualunque tipo di contesto. Mi sembra che a Salerno siano passati negli ultimi periodi tecnici di grande nome e blasone e che abbiano portato a casa risultati molto modesti. Chissà che Raffaele non possa invece rivelarsi una piacevole sorpresa. Bisogna dargli tempo e fiducia, senza fargli "pagare" il pur comprensibile malumore della piazza. E il suo Cerignola giocava un grande calcio".

Come si può trovare il giusto equilibrio tra un mercato oculato e le pressioni di una piazza che pretende la B e una rosa di primissimo livello senza badare a spese? Il ds risponde così: "Ribadisco quanto detto prima: a Salerno è ovvio che vai per fare cose importanti e non per un campionato di assestamento, mi sembra che Faggiano abbia già vinto in questa categoria. Tutti vogliono tornare in B, ma proprio per il clima di preoccupazione che c'è in città è giusto tenere un profilo basso e parlare con i fatti. Non è detto che se prendi gente dalla cadetteria vinci in automatico, se poi non si calano nella realtà della C può essere un grosso handicap. Occorre un mix tra giovani e gente di categoria con qualche tassello che sposta gli equilibri"


Inevitabile una domanda su quanto accaduto nei playout, con la Samp retrocessa che si è ritrovata inspiegabilmente a fare gli spareggi e la Salernitana retrocessa: "Non mi soffermo sulla Sampdoria e non commento il pensiero dei tifosi che parlano di una squadra aiutata, ma è evidente che quanto accaduto ha fatto male a tutto il sistema calcio italiano. Sono cose che non vorremmo mai vedere. Quando un club sbaglia, inevitabilmente ci sono degli stravolgimenti e ne pagano le conseguenze squadre magari in regola su tutto o che si erano mentalizzate ad altri tipi di scenari. Credo però che la Salernitana faccia bene a fare battaglia fino alla fine, quantomeno per non avere rimorsi. Ci fosse anche solo una possibilità su cento".

Infine un messaggio ai tifosi: "Stiamo parlando di una grande piazza, personalmente mi avrebbe fatto piacere negli anni anche solo un accostamento a quella città che ti trasmette tantissimo. Il pubblico è una componente essenziale e fondamentale, occorrerà fare un salto di maturità generale e trasformare la rabbia per quanto accaduto in energia positiva per spingere la squadra al successo. E' proprio vero che non si vince da soli e che ogni fattore incide. La squadra non può vincere senza l'aiuto del tifo e della stampa, i tifosi da soli non possono fare gol, un allenatore non può esprimersi al massimo senza l'ausilio del ds. Ritrovando l'unità credo che la Salernitana possa essere davvero una delle favorite per il ritorno in cadetteria".