
Luci e ombre del nuovo modulo: cosa va e cosa no nel 4-2-3-1 di Sousa
Difesa a quattro, due incontristi, tre trequartista e una punta. È questa soluzione tattica lanciata da Sousa contro l'Inter che per più di un'ora ha incamminati gli uomini di Inzaghi, costringendoli al pari fino all'ingresso di Lautaro Martinez. Un'ora di gioco in cui la Salernitana ha tenuto testa alla prima in classifica sfiorando anche il vantaggio nonostante l'assenza di Coulibaly e la forma non perfetta di Dia. Un difesa a quattro con Daniliuc terzino destro, bravo a contenere e meno a proporsi, è una trequarti orfana di Candreva ma con un Martegani in grande spolvero, nella sua posizione ideale.
Modulo da riproporre con Coulibaly al posto di Bohinen affianco a Legowski, uno dei migliori, e Candreva in alternativa a Kastanos a completare la trequarti con Cabral e Martegani. Sembra questa la soluzione migliore al momento anche se la difesa non dà le giuste garanzie. Gyomber non è centrale a due e si è visto nella ripresa; così come Bradaric non si trova a suo agio a dover contenere più che offendere. Meccanismi che vanno oliati ma la strada tracciata sembra quella giusta.







