
Buona base, ma alibi zero: investimenti seri per allestire una corazzata. Occorrono 4-5 top player
Ogni cronista con un minimo di esperienza riesce spesso ad avvertire sensazioni positive o negative quando ha la possibilità di assistere live ad un evento sportivo e di interagire con allenatori, dirigenti e calciatori. Uno sguardo, un atteggiamento, un incoraggiamento o una parola possono lasciare in eredità una serie di riflessioni che spesso poi rispecchiano quanto accadrà sul rettangolo di gioco. Nel 2020, ad esempio, mentre la città si concentrava su contestazioni del tutto fuori luogo temendo davvero che la multiproprietà fosse un problema, noi da Sarnano parlavamo di una Salernitana destinata a lottare per la promozione.
Nel 2023, al contrario, mentre in tanti cantavano "Iervolino portaci in Europa", avemmo da subito la percezione di un mercato a rilento, di un ridimensionamento economico e di un gruppo totalmente spaccato e guidato con insofferenza dal tecnico. Oggi torniamo da Cascia con una idea ben precisa: Raffaele è un allenatore che ha le idee chiare, Faggiano rappresenta quel dirigente d'esperienza di cui la Salernitana aveva bisogno e c'è una discreta base che mette in pratica i dettami tattici come se lavorassero assieme da mesi.
Il primo tempo, pur a cospetto di un avversario che molti titolari li ha gettati nella mischia nella ripresa, ha divertito e strappato applausi ai tanti tifosi che sono arrivati da Salerno per sostenere la squadra del cuore. E proprio perchè è evidente ci siano potenzialità rimarchiamo che sarebbe un delitto sportivo non mettere mano al portafoglio per prendere ciò che serve per essere altamente competitivi. Ok i bilanci, la sostenibilità, le cessioni per abbassare il monte ingaggi e altre poesie che abbiamo ascoltato in questi anni, ma Iervolino ha preso la Salernitana in A e ha l'obbligo morale di riportarla quantomeno in B e da subito allestendo una corazzata in grado di stracciare il campionato.
Senza badare a spese, senza alibi, senza aspettare sempre che vada via il Ghiglione di turno per investire quanto risparmiato per Capomaggio. Di fatto Liguori e Knezovic sono virtualmente granata da 10 giorni, eppure la fumata bianca non arriva. Il motivo non può che essere uno: si attende il trasferimento di Bradaric al Verona. Chi parlava di Cavani, Mertens e stadio di livello mondiale non può pensare di vincere un girone così complesso basandosi su prestiti e parametri zero. Occorre dare un segnale, e in fretta. Caro Milan, anche a costo di partecipare ad aste, visto che la qualità si paga e non si può pretendere che gli altri dicano sì a prescindere solo per il blasone o per uno stadio potenzialmente da 10-12mila spettatori.
E allora si acceleri, sia dia la possibilità al ds di prendere Capuano, un altro attaccante da doppia cifra, un centrocampista di categoria superiore, un super portiere e un esterno destro che ancora manca dopo quasi un mese di mercato. Le chiacchiere le porta via il vento, gli striscioni esposti oggi - per quanto duri - fanno capire che la gente concede un altro anno di credito alla proprietà ed è necessario allargare i cordoni della borsa senza alibi nè ulteriori perdite di tempo.
Un consiglio al club: circondarsi in ogni settore di persone che abbiano competenza, ma soprattutto empatia con quelle varie componenti che il nuovo AD menzionava nella sua prima conferenza stampa. Anche selezionare steward cortesi, educati, corretti e pronti a venire incontro alle esigenze del tifoso o di chi è a Cascia per lavorare sarebbe un salto di qualità dopo le polemiche e le provocazioni degli anni scorsi.







