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Sono passati meno di due anni: da San Siro alle trasferte col bus di linea
Oggi alle 00:01Editoriale
di Maurizio Grillo
per Tuttosalernitana.com

Sono passati meno di due anni: da San Siro alle trasferte col bus di linea

Chi legge i miei editoriali sa perfettamente quale sia la mia posizione: non sarò presente allo stadio, a stento forse seguirò le partite da casa e spero quanto prima che ci possa essere un cambio ai vertici societari. E chi mi conosce sa che non è un problema di categoria: c'ero in A, quando il cavalluccio marino si batteva orgogliosamente con le big del calcio italiano togliendosi qualche soddisfazione, c'ero in D quando l'ippocampo fu sostituito da San Matteo e ci prendevamo gli insulti e gli sfottò nientemeno che dei tifosi del Pomigliano. Figuriamoci, dunque, se mi può spaventare quella C che fu pane quotidiano per noi che abbiamo avuto il privilegio di vivere i tempi del Vestuti. Tuttavia al cuore non si comanda: la Salernitana è parte integrante della vita di ogni salernitano e capita di informarsi su quanto sta accadendo in questi giorni. Quando ho letto, dopo giorni di distacco totale, di campagna acquisti a rilento, mezza squadra ancora da formare, "cedere prima di acquistare" e difficoltà a liberarsi dei cartellini di Maggiore, Sepe, Daniliuc e Lovato, ho pensato di essermi imbattuto in un articolo di due anni fa.

Purtroppo, però, stiamo parlando di attualità e anche chi, come il sottoscritto, si è preso un periodo di pausa non può non rendersi conto che la musica è sempre la stessa. Magari potranno anche fare una rosa fortissima entro il 31 agosto, ce lo auguriamo, ma questo non farebbe passare in secondo piano una serie di cose che, fatte da altri presidenti, avrebbero suscitato ben altre reazioni da parte della piazza che ha colpe abnormi rispetto a questo biennio disastroso. Pensare che il colpaccio è Capomaggio (qui quattro anni fa, tra incredulità e lacrime, accoglievamo Ribery!) e che Liguori e Knezovic (uno svincolato e un Primavera del Sassuolo) attendano da 20 giorni di firmare perchè bisogna prima cedere Njoh, Dalmonte e Tongya è una mortificazione sportiva senza precedenti. Anche Lombardi, al netto di enormi limiti finanziari, diede maggiore autonomia a Nicola Salerno! La speranza è che Faggiano non sia un Petrachi-bis, con la voglia di imporsi e di rilanciarsi che prevalse sulla razionalità che avrebbe imposto pugni sul tavolo e dimissioni. Diciotto giorni senza innesti per una squadra che deve stracciare obbligatoriamente il campionato e che tra 20 giorni farà il suo esordio col Siracusa in regular season è inaccettabile e Raffaele - con toni pacati - aveva invocato 3-4 rinforzi entro il ritiro di Norcia che, invece, è iniziato ieri con gli stessi volti e tantissime incertezze.

Che senso ha scegliere un allenatore "giochista" se poi svolge il ritiro con esuberi, giovanotti di belle speranze e gente che attende solo di conoscere la nuova destinazione? E ora che anche l'ultimo appiglio legale è caduto, visto che i giudici hanno ritenuto corretto il comportamento di Lega e FIGC, non sarà più nemmeno possibile per costoro spostare l'attenzione su altre problematiche. I protagonisti del peggior periodo della storia granata sono noti a tutti e, al netto di chi ottusamente continua una strenua difesa, riteniamo che la città, la provincia, la tifoseria e l'ambiente tutto abbiano perso ogni entusiasmo. Salerno, in tempi nemmeno troppo lontani, anche in C garantiva migliaia di abbonati, piazze piene quando veniva presentata la squadra (in pochi ricorderanno la presentazione della squadra di mister Tobia), esodi in ritiro e curva Sud sold out per Salernitana-Poggibonsi o Salernitana-Acireale. Oggi, invece, siamo qui a leccarci le ferite della doppia retrocessione spaesati e spaventati per un calo d'amore per il quale ringrazieremo a vita Danilo Iervolino e chi ha osteggiato Lotito, Fabiani e Mezzaroma con i quali, statene certi, quello scempio al quale abbiamo assistito tra maggio e giugno non ci sarebbe mai stato. Che fine hanno fatto gli iscritti al partito della dignità? Povera Salernitana, che fine stai facendo!