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tmw / salernitana / Editoriale
Una Serie C difficile e con l’attuale rosa non si va lontano, servono rinforzi adeguati
Oggi alle 00:01Editoriale
di Maurizio Grillo
per Tuttosalernitana.com

Una Serie C difficile e con l’attuale rosa non si va lontano, servono rinforzi adeguati

Sarà pur vero che è calcio d'agosto, ma tra meno di una settimana ci sarà il primo impegno ufficiale ed è inammissibile che questa società - capace di portarci dalla A alla C battendo tutti i record negativi - abbia consegnato all'allenatore una rosa largamente incompleta. Lo spettacolo offerto ieri è stato deprimente, forse ci stiamo rendendo conto di cosa ci hanno propinato coloro che si dilettavano in promesse di ogni genere sognando Cavani e Mertens salvo poi far fatica a prendere il Carneade Tascone dal Cerignola valutato ben... 80mila euro! E mentre i soliti noti continuano a parlare come se nulla fosse accaduto giurando che le entrate non dipendano dalle uscite, ecco che il mister ha lanciato un messaggio alla proprietà chiedendo pubblicamente rinforzi di qualità in tempi brevi anche per dare un segnale a 3-4 dirette concorrenti che, sulla carta, sono di gran lunga superiori alla Salernitana. C'è chi perde tempo in conti, calcoli e tabelle trasformandosi nel commercialista di Iervolino pur di farci credere che gli ingaggi degli esuberi siano motivo sufficiente per giustificare lo stallo sul mercato. Invece la stragrande maggioranza dei tifosi,ormai stanca anche di soloni e oracoli che sui social sparano fesserie a raffica senza provare un minimo di imbarazzo, ha una idea ben precisa.

Dopo averci fatto vedere De Sanctis, Liverani, Valentini, Ikwuemesi, gli algoritmi, Cerri, Raimondo, Girelli, Guasone centravanti, otto gol a Bergamo e 200 gol subiti in tre anni c'era l'obbligo morale di spendere milioni e milioni anche a costo di avere i bilanci in rosso pur di dare un segnale alla piazza. Se poi si pensa di stracciare un girone difficile come quello meridionale con i calciatori attuali in rosa, allora chiudiamo il libro e lasciamo campo libero agli inguaribili ottimisti che, per un mix di incompetenza, malafede e memoria corta, continuano a invocare serenità invitandoci, come sempre, ad andare a mare. Senza vergogna, tanto per usare un eufemismo. Negli ultimi due anni, purtroppo, i fatti ci hanno dato ragione. La speranza è che almeno quest’anno ci siamo sbagliati, così finalmente potranno legittimamente attaccarci.  Se oggi, però, la Salernitana si ritrova a dover preparare i derby con Casertana e Cavese la colpa è anzitutto di questi personaggi, quelli che in passato si dilettavano a coniare termini come dignità, galleggiamento, freno a mano e "multiproprietà male del calcio italiano" salvo poi non essere in grado di capire in largo anticipo dove ci stesse conducendo una gestione societaria ricca di incognite e contraddizioni.

Se a loro sta bene questo scempio calcistico, facciano l'abbonamento e si godano le partite da brividi con Picerno, Siracusa, Monopoli e Casarano. E chi scriverà nei commenti "per la Salernitana, non per la categoria" ricordi che il sottoscritto ha fatto decenni di C e anche le trasferte in D al fianco del cavalluccio marino, identificandosi per amore in quella maglia. Oggi quel senso di appartenenza ci è stato scippato, visto che il proprietario non ha nemmeno voglia di parlare alla stampa locale e alla tifoseria facendo l'offeso pur essendo stato l'artefice del doppio salto all'indietro. E, consentiteci, mandare via un salernitano dal cuore granata come Salvatore Avallone in un momento di confusione e riorganizzazione, è altro motivo di allontanamento da parte dei tifosi. Bello, a tal proposito, il messaggio pubblico che il ds Fabiani ha scritto per l'ex team manager, conferma del fatto che quella Salernitana era davvero una grande famiglia capitanata da due proprietari come Lotito e Mezzaroma con i quali, mano sul fuoco, oggi staremmo stabilmente in A.