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Il trust non può prescindere da un piano...A! Lotito ha solo da perderciTUTTO mercato WEB
© foto di TuttoSalernitana.com
venerdì 18 giugno 2021, 22:00News
di Luca Esposito
per Tuttosalernitana.com

Il trust non può prescindere da un piano...A! Lotito ha solo da perderci

Era il primo maggio  quando dicemmo che, in caso di promozione in serie A, la Salernitana avrebbe tentato la strada del trust. Quello finalizzato alla vendita per consentire al club di rispettare il regolamento sportivo ben noto dal 2011, ma allo stesso tempo di non svendere un bene che ha quasi quintuplicato il suo valore anno dopo anno. E mentre sul web si faceva ironia verso chi dava notizie precise e veritiere, ecco che in un noto studio notarile di Salerno la documentazione era già pronta da metà maggio, quando i legali che seguono Lotito e Mezzaroma hanno comunque consigliato di mettersi al riparo da brutte sorprese prospettando alla FIGC questa ipotesi che, ad oggi, non trova il riscontro della piazza anche perchè si sono create false aspettative inventando trattative inesistenti con presunti imprenditori miliardari e pronti a lottare per l'Europa League con Petrachi direttore sportivo e Mazzarri allenatore. Una collezione di brutte figure agevolata da una memoria corta che dovrebbe spingere quantomeno a chiedere spiegazioni a certi cantastorie. Ciò detto, ribadiamo un concetto fondamentale: l'apertura della FIGC parte dal presupposto che ci siano situazioni già ben avviate e che richiedono soltanto qualche settimana in più per mettere nero su bianco e ultimare l'iter burocratico. Difficilmente la Procura Federale, e gli avvoltoi che stanno alla finestra in attesa di un ripescaggio, accetterebbero un trust in stile "ci iscriviamo e poi vediamo", un qualcosa che farebbe sicuramente storcere il naso ai tifosi della Salernitana, ma anche a tante altre società da sempre pronte a massacrare Lotito e le sue squadre. Ragionando per logica, il "trust a scopo di vendita" non può essere per davvero il piano A della proprietà e del pool di legali che lavora ininterrottamente da 30 giorni. Al netto di ricostruzioni fantasiose degli stessi personaggi che parlavano di freno a mano e galleggiamento, nessun imprenditore intelligente rifiuterebbe potenziali proposte anche inferiori alle richieste originarie per affidare il suo bene ad un trustee che, con un perito esterno, potrebbe abbassare ulteriormente il prezzo.

Con il rischio concreto - scongiuri giustificati, sia chiaro - che un campionato negativo spingerebbe la FIGC quasi a "regalarla" al primo arrivato, pronto a sua volta ad incassare immediatamente i soldi del paracadute. Una cifra vicina ai 10 milioni. Leggendo tra le righe e provando ad intrepretare le varie strategie delle "sfingi" granata, restiamo convinti che parallelamente proseguano trattative totalmente top secret. Una settimana fa, quando si scrisse sul web di cambio di proprietà ufficiale, fu emesso un comunicato di smentita parziale in cui non si parlava di "soluzioni da trovare" ma di "trattative coperte dal riserbo, con annunci che saranno fatti nei modi e nei tempi opportuni". 48 ore fa l'avvocato Gentile ha inoltre ribadito che "Lotito cederà le sue quote e la Salernitana sarà iscritta". E, da professionista che da sempre conosce i fatti di casa Lotito, vien da pensare che sappia qualcosa più di tutti. Se poi fissi le date del ritiro e delle amichevoli estive, invii la dirigenza e lo staff tecnico a Cascia per un sopralluogo affidandoti solo al trust è un altro discorso. Non coerente con la lungimiranza di chi sa bene che una eventuale e drammatica esclusione della Salernitana rappresenterebbe un fallimento dal punto di vista morale, sportivo ed imprenditoriale nonché la fine del calcio a Salerno.