Rafael: "Sogno la Nazionale e la Champions. Devo essere umile e giocare quando mi sarà data l'opportunità"

Il neo portiere blucerchiato Rafael ha rilasciato una lunga intervista nella quale ha esternato con schiettezza sogni ed obiettivi in vista della sua prima stagione con la maglia della Sampdoria.  

Sugli obiettivi: "Il mio obiettivo è giocare, giocare bene, tornare a vestire la maglia della Nazionale brasiliana, che è il mio sogno e qualificarmi con la Sampdoria per la Champions League, che è l'obiettivo del club. Tutti i giocatori che stanno venendo qui hanno questo obiettivo in mente. Sappiamo che quest'anno il campionato italiano sarà molto difficile, ma vogliamo essere in Europa con questo club".

Sull'addio al Napoli: "Il Napoli mi aveva chiamato prima che firmassi il contratto con la Sampdoria, perché il portiere che avevano ingaggiato si era infortunato - riporta globoesporte -, ma avevo già in mente di lasciare il club. Penso di avere chiuso un ciclo in cui ho vissuto momenti speciali ogni volta in cui ho avuto la possibilità di giocare".

Sull'approdo di CR7 alla Juventus: "L'arrivo di Cristiano Ronaldo in Serie A? Sarà un'esperienza unica. Penso che porti molta visibilità al campionato italiano e che quest'anno sarà molto difficile, perché tutte le squadre si sono rafforzate molto, il livello è salito. Il campionato italiano è molto competitivo, molto tecnico, molto tattico. Quindi penso che quest'anno sarà ancora più bello sia da guardare che soprattutto da disputare".

Sul possibile dualismo con Audero: "Ho firmato quattro anni di contratto. La Samp ha ingaggiato un portiere proveniente dalla Juventus, in prestito, Emil Audero. Quindi lotteremo per il ruolo di titolare. Non c'è nulla di deciso, vedremo chi giocherà. Spero di avere le mie opportunità, visto che anche lui avrà le sue chances. La Sampdoria è venuta da me, mi ha cercato, ho firmato per quattro anni e questo dimostra che il club ha un progetto per me, che ho abbracciato. Era questo quello che volevo: andare in un club dove ci fosse competitività, dove scende in campo chi gioca meglio, e non solo per il suo blasone - riporta Sampdorianews.net -. Devo essere umile e giocare quando mi sarà data l'opportunità. Quando non gioco, devo aiutare l'altro portiere che giocherà. Molte volte i giocatori brasiliani non lo capiscono, chi viene in Europa non lo accetta. Ma credo che questo sia fondamentale".

Sulla volontà di tornare a vestire la maglia della Nazionale: "Ho avuto l'opportunità, 16 convocazioni, ho giocato tre partite da titolare. Ho questo desiderio e l'obiettivo di tornare in Nazionale.Sono cresciuto qui in Italia, soprattutto tecnicamente. Quello in cui ci evolviamo di più quando veniamo in Europa è il gioco con i piedi. Ogni squadra, specialmente il mio allenatore, usa spesso il portiere da questo punto di vista. Oggi sono un portiere molto più completo, ma ovviamente dobbiamo allenarci e lavorare sodo ogni giorno per continuare a migliorare".

Sulle proprie caratteristiche: "La mia maggiore qualità è quando sono a tu per tu con l'attaccante, nel ridurgli lo spazio. Oltre ai rigori, mi sono sempre messo in evidenza per questa caratteristica".