CON IL CUORE FINO ALLA VITTORIA - Tra Holden e Don Chisciotte, la difesa è in crisi

Che fine ha fatto la difesa doriana? Dov'è il centrale di belle speranze, il terzino finalmente esploso e la sicurezza che viene dall'est? Con un po' di voluto melodramma, le domande dei tifosi blucerchiati – dopo le ultime uscite della Samp – sono queste.

Audero fornisce un'altra prestazione sotto le aspettative. Sul quarto gol è scoordinato nell'intervento sul pallone, fornendo un assist non necessario ad El Shaarawy. Incolpevole sul primo e terzo gol, gioca male con i piedi, sbagliando un sacco di appoggi. Adesso viene il bello, perché saggeremo la tenuta psicologica del giovane nato in Indonesia, con la sfida più importante dell'anno alle porte. Lì il talento scuola Juve dovrà dimostrare sangue freddo e concentrazione, doti tanto decantate che sono venute un po' meno in questo periodo. C'è sempre da ricordare che è un classe '97 e quindi sta crescendo come cresce un giovane, sbagliando e lasciando che sbagli. Magari da dicembre, se proprio deve.

Il giovane Andersen è in versione giovane Holden, con i suoi dolori. Tra Higuain, Belotti ed El Shaarawy, il centrale danese l'ha vista col contagocce. Distratto col Milan, mai in partita col Torino, a Roma segnali di miglioramento ma altri errori. Il Faraone si inventa il gol della domenica, ma lui va mollo a chiudere, permettendo al savonese di prendere anche la mira. Sembrava un cyborg, torna quel che è: un ragazzo di 22 anni con grandi mezzi e grande futuro. Forse, anche se lo diciamo alla vigilia del Derby, un turno di riposo farebbe bene al ragazzone di Frederiksberg.

Nessuna provocazione, anche perché le note liete della domenica arrivano dal suo compagno di reparto all'Olimpico, Omar Colley. Il gambiano raccoglie l'opportunità e si ricandida prepotentemente per una maglia da titolare, disputando una gara accorta e di gran vigore, quasi cancellando Schick – fino al gol nullo - e respingendo ogni tentativo di scavalcare la linea da parte dei giallorossi. Lotta forte e questa sua caparbietà aerea potrebbe anche essere decisiva in ottica stracittadina, dove – a volte – decidono i dettagli.

Capitolo terzini. Rimandati entrambi, c'è poco da dire. Se nelle precedenti partite, forse, erano stati i meno peggio, contro la Roma i gol e i pericoli vengono sempre dalle regioni esterne della retroguardia doriana, incapace di arginare ora Kluivert, ora El Shaarawy, mattatore di giornata. Bereszynski fa molta fatica a tenere l'ex Milan, si propone anche meno, proprio temendo la rapidità dell'ex Padova, che lo punisce due volte. Sopratutto sul secondo gol, poi, il nazionale polacco ha le responsabilità maggiori, lasciando la marcatura troppo presto.

Murru, invece, sale sui mulini a vento, vista la provenienza del figlio dell'ex calciatore di Milan e Barcellona. Don Chisciotte a tratti, perché la volontà non è mai mancata, ma provare a fermare Kluivert jr. domenica, era cosa temeraria tanto quanto fa l'hidalgo di Cervantes, ossia combattere contro qualcosa che non sconfiggerai mai. Quando esce l'olandese entra Under...non proprio la domenica dei tuoi sogni, ecco. A discapito del mancino sardo, c'è una condizione fisica in calo e per la quale la sosta può essere un toccasana.

Non solo per lui ma, si spera, per tutta la squadra e il reparto arretrato sopratutto, che necessita di ricaricare le pile, sia mentalmente che fisicamente, visto che – bene o male – han giocato sempre gli stessi per tutta questa prima parte di campionato. La prossima gara è tra due settimane, pochi - visto il momento - sono i ragazzi convocati, rispetto alla precedente tornata, quindi si possono recuperare acciacchi e preparare una partita che si prepara da sola, come ama ripetere Giampaolo. Vero tutto, stavolta però servirà tornare in versione miglior difesa della Serie A, per strappare un risultato di prestigio e la difesa sarà fondamentale.