SAMPDORIA MVP - Ekdal, l'essenziale visibile agli occhi

Se per Antoine Santi de Exupéry, l'essenziale è invisibile agli occhi, oggi si è assistito a un contradditorio molto...visibile. Si, perché la partita di Albin Ekdal è stata tutto fuorché invisibile. Il centrocampista svedese è sempre nel vivo dell'azione blucerchiata, corre e recupera anche molti palloni. La cosa più evidente è stata come il sacrificio, in termini di corsa, sia stato dettato dal pensiero. Mi spiego con un esempio. Depaoli viene lanciato da Bereszynski. La palla risulta lunga ed è preda di Gollini. Il difensore della Samp si ferma ed è fuori posizione. A coprire va, senza se e senza ma, Ekdal, mentre la palla sta andando dalle parti di Arana, o Palomino. Il tutto con scelta di tempo e rapidità di mente, nonostante fossimo già verso la fine dell'incontro.

Non parliamo poi, della qualità tecnica messa in evidenza quest'oggi. Un congresso di semplicità e tocco nel breve, rapide ed efficaci geometrie sul medio-lungo. Non sbaglia un passaggio, non butta via un pallone. Manca solo il gol, perché se lo merita. Dopo l'uscita di Quagliarella, torna capitano dopo la partita di Ferrara, dimostrando come sia un punto fermo, dentro e fuori dal campo, importante. Calma le acque se i compagni si lamentano, sia con l'arbitro che tra loro. Parla poco e fa tanto. Un esempio per tutti. Visibile.

A mia memoria, mai era arrivato ad un livello qualitativo così alto. Anche tecnicamente è pazzesca. Controlla il corpo ed effettua un paio di veroniche mantenendo ben saldo sempre il piede di appoggio. In altre occasioni, gioca di prima con pacatezza e scegliendo sempre il destinatario.